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L’Unione Piloti ricevuta dalla Commissione Europea

Nella foto: I dirigenti dell’Unione Piloti con il vicepresidente UE Massimo Cataldo.

TARANTO – Si è tenuto a Bruxelles un incontro tra l’Unione Piloti e il vice presidente dell’Unione Europea, Fabio Massimo Castaldo.

Nel corso della riunione, che ha visto la partecipazione della delegazione dell’Unione Piloti composta dal presidente Vincenzo Bellomo, dal vice presidente Marco Ragusa, dal segretario Ciro Romano, e dall’avvocato marittimista Paolo Malaguti (Studio Legale Malaguti & Partners) sono state presentate – dice una nota dell’Unione Piloti – al vice presidente dell’Unione Europea, le priorità dell’Associazione per ribadire l’importanza del servizio di pilotaggio, unico escluso dalla liberalizzazione prescritta dal Reg. (UE) 352/2017, e presidio imprescindibile per la sicurezza portuale nonché della geopolitica del mare.

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L’incontro ha fornito all’Unione Piloti l’opportunità di presentare il progetto di una nuova formazione sindacale, l’Unione Marittimi, che avrà lo scopo di tutelare e favorire la formazione e l’assistenza del personale marittimo ovvero della gente di mare.

Tale iniziativa è stata apprezzata dal vice presidente del Parlamento Europeo Castaldo, il quale, esperto delle problematiche connesse al personale navigante, aveva già nella scorsa legislatura europea depositato alcune interrogazioni parlamentari nell’interesse del personale marittimo, in riferimento alle modalità di applicazione negli Stati membri della Direttiva (CE) 2008/106 e della Convenzione STCW.

L’incontro, dai contenuti condivisi, ha registrato l’intervento del presidente Vincenzo Bellomo, il quale ha affermato “che è necessario intervenire per tutelare i marittimi italiani ed europei, che negli ultimi anni hanno visto ridursi in percentuali minime gli imbarchi sulle navi comunitarie, a differenza della gente di mare proveniente da Paesi Terzi, che viene costantemente impiegata da gran parte del mondo armatoriale per risparmiare il costo delle crew list”.

Il vice presidente Marco Ragusa ha, poi, sottolineato che “occorre procedere ad uno snellimento del sistema burocratico di accreditamento dei corsi abilitativi, in quanto, attualmente, si assiste ad uno squilibrio tra i marittimi non europei che acquisiscono senza difficoltà corsi a Manila a pochi euro, mentre i marittimi italiani in primis vengono penalizzati non potendo conseguire corsi abilitativi in Europa, ma solo in Italia, ed a posti limitati e costi salatissimi”.

L’Unione Piloti, tramite i suoi delegati, ha quindi ribadito che continuerà con la sua attività di sensibilizzazione dell’importanza del pilotaggio e con l’Unione Marittimi sosterrà tutte le iniziative a tutela della gente di mare, avendo già in programma una serie di incontri con i membri della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo e con l’elaborazione di una serie di interrogazioni parlamentari alla neo Commissaria ai Trasporti Adina Valean.

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Pubblicato il
21 Dicembre 2019

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