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Regione Toscana con RFI per il grande progetto di rete

Nella foto (da sx): Il presidente della Regione Rossi, l’assessore regionale Ceccarelli e il presidente dell’AdSP Corsini alla firma con RFI all’interporto Vespucci.

GUASTICCE – Non si può proprio dire che siano mancate le notizie nell’incontro che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha presieduto due giorni fa all’Interporto di Guasticce, presente buona parte della rappresentanza sia del mondo logistico che di quello politico. La prima, quella annunciata, la sospirata firma dell’accordo di progettazione definitiva dei collegamenti ferroviari tra porto e interporto (il cosiddetto “scavalco, già in preliminare) e specialmente del raccordo con la Collesalvetti-Pisa evitando il nodo pisano per riallacciarsi all’alta capacità fino a Firenze; e da qui con la rete dorsale TEN-T su Bologna e il Brennero. L’altra notizia è che Rossi ha preannunciato l’ingresso nella società dell’Interporto Vespucci di RFI, un potenziamento non solo logistico ma di grande importanza strategica per il porto e l’interporto, che il presidente ha voluto definire più volte “retroporto”. In vista ormai dell’ingresso definitivo dell’Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Settentrionale nella stessa società – riconfermato dal presidente Stefano Corsini, presente all’incontro – rappresenta uno dei passaggi fondamentali per il Vespucci. Per il quale, ha detto ancora Rossi, la Regione ha investito molti milioni “salvandolo da un sicuro fallimento” e rilanciandolo come nodo logistico fondamentale per l’intera area regionale costiera.

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Gli interventi dell’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, dei sindaci di Livorno Luca Salvetti e di Collesalvetti Adello Antonini e in particolare dell’ingegner Maurizio Gentile firmatario dell’accordo per RFI, hanno sottolineato da una parte le lunghe, troppe volte deluse attese per la realizzazione dei collegamenti ferroviari; dall’altra la necessità di fare presto, perché sul piano delle strutture ferroviarie la logistica corre più velocemente che in Italia in altri paesi, Spagna compresa. Sui tempi: premesso che manca ancora il finanziamento delle opere (la progettazione costerà 5 milioni, di cui 4 a carico di RFI e 1 della Regione) sebbene sia stato promesso dall’attuale ministro delle infrastrutture De Micheli in recenti incontri, si parla di opere compiute entro il 2026: tempi troppo lunghi, si è detto in sala, se saranno rispettati quelli previsti per l’altro sogno, il completamento della Darsena Europa per il 2024. Arriverebbe invece il tempo dell’altro intervento che RFI inizierà nei prossimi mesi, ovvero l’adeguamento delle gallerie della Firenze-Bologna alle dimensioni dei containers. A presentazione dell’incontro il presidente del Vespucci Guido Roco Nastasi si è detto particolarmente soddisfatto dell’accordo tra Regione e RFI ricordando quanto fatto in questi anni per togliere l’interporto/retroporto dalle secche di anni fa; ma anche che i tempi dei fatti preannunciati andrebbero il più possibile ridotti per stare al passo con gli sviluppi della logistica europea.

Ultima notazione: e in questo caso non positiva. Rispondendoci a una specifica domanda sullo scandaloso “nodo” dello sbocco dello Scolmatore in Darsena Toscana – uno sbocco che condiziona l’attraversamento a ponti girevoli sia ferroviari che stradali del tutto incompatibili con la futura Darsena Europa -, il presidente Rossi ha ricordato che la Regione ha finanziato la foce armata dello Scolmatore a mare ed ha sollecitato più volte (“Per ben tre volte ufficialmente, senza avere risposta”) il sindaco di Pisa a presentare un progetto definitivo per lo sbocco al mare e relativi dragaggi del canale e dei Navicelli e dello Solmatore. Progetto che – ha sottolineato Rossi – è determinante per poter aprire le due vie d’acqua direttamente al mare senza più condizionare la Darsena Toscana. I pisani all’incontro al Vespucci non c’erano. Sarebbe gradita una risposta; anche perché senza “tombare” l’ingresso in Darsena Toscana ogni collegamento ferroviario e stradale verso il porto dei containers – di oggi di domani – rimane una inaccettabile incompiuta.

“Quella di stamani è una tappa molto importante – ha commentato il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda – per lo sviluppo logistico dell’area livornese e non solo, nei prossimi anni. Per questo esprimo soddisfazione e mi congratulo ufficialmente con la Regione Toscana ed i soggetti che hanno reso possibile la stipula dell’accordo. Tuttavia sento il dovere, proprio in una giornata così significativa, di richiamare l’attenzione delle forze economiche e delle istituzioni sui nodi infrastrutturali che ancora chiedono soluzione e che pregiudicano pesantemente lo sviluppo del nostro territorio. È necessario mantenere alto il livello di allerta: sia Livorno che Grosseto hanno bisogno di un cambio di passo radicale e veloce. Vogliamo una revisione complessiva della rete infrastrutturale, con tempi certi e possibilità di controllo del crono-programma. Non ci siamo dimenticati della realizzazione del Corridoio Tirrenico, che investe soprattutto la Maremma, e della realizzazione della Darsena Europa, tappa fondamentale per lo sviluppo di Livorno”.

A.F.

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Pubblicato il
14 Dicembre 2019

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