Nogarin: la poltrona e il cinismo

Filippo Nogarin
LIVORNO – Filippo Nogarin, già sindaco pentastellato della città labronica e già presidente dell’ANCIP (Associazione delle Città Portuali) sarebbe stato proposto da Di Majo come viceministro (o sottosegretario) al MIT. L’abbiamo scritto sabato scorso. Negli accordi per l’organigramma del nuovo governo, il posto tocca ai 5stelle. Ma sulla strada di Nogarin si è creato uno sbarramento. E sapete chi lo conduce? Il PD di Livorno, che di Nogarin al governo proprio non ne vorrebbe sapere.
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Sembrerebbe strano, se la politica non fosse anche così. Nogarin si è sempre occupato di porti, è livornese e quindi un viceministro per questa città aiuterebbe tante velleità marittimiste (compreso quel sogno che sembra carsico della Darsena Europa) e non è certamente peggio di tanti altri politici che aspirano alla vice-poltrona. Ma a quanto pare, al PD non va giù il fatto che nelle precedenti amministrative proprio l’ingegner Filippo Nogarin, un quasi sconosciuto neo-politico, avesse stracciato il candidato PD al Comune di Livorno. Secondo i PD giocherebbe anche il fatto che l’ex sindaco ha ancora sulle spalle l’indagine sulla sciagura dell’alluvione di due anni fa, come responsabile della Protezione Civile che fu accusata di non essersi mossa in tempo.
Siano queste o altre le ragioni dell’ostracismo, sembra a molti che si tratti più che altro di una vendetta politica a scoppio ritardato. E si sa che la miglior vendetta è la vendetta.
Cinismo fuori luogo? Forse. Ma come scriveva Oscar Wilde, il cinismo è “vedere le cose come sono e non come dovrebbero essere”.
Antonio Fulvi
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