Ma l’Austria chiude ai Tir per un mese

Paolo Uggè
ROMA – Non basta il contingentamento dei Tir al Brennero: l’Austria ha deciso che, con molta probabilità, chiuderà per almeno un mese la strada statale della Val Venosta. Protesta il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che richiama l’attenzione sui disagi che questa iniziativa causerà soprattutto ai mezzi pesanti, che saranno obbligati a percorrere l’asse del Brennero, con un conseguente innalzamento delle emissioni inquinanti.
“Mentre il ministro Toninelli stringe la mano alla commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc, accontentandosi delle rassicurazioni di quest’ultima, l’Austria fa il bello e il cattivo tempo sulla circolazione dei mezzi italiani e, di conseguenza, sulle imprese produttive e dell’autotrasporto – afferma Uggè – Così dal 3 all’8 giugno prossimi i Tir in arrivo dall’Italia dovranno subire un ulteriore, grave disagio”. “Forse sarebbe il caso che il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti si facesse sentire e assumesse qualche iniziativa concreta per tutelare le imprese italiane”, conclude, esasperato dopo l’ennesimo sollecito, il vicepresidente di Conftrasporto.
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“Il Governo italiano metta in campo tutti gli interventi necessari per ottenere il rapido superamento delle limitazioni imposte dall’Austria al transito dei mezzi pesanti. La lunga lista di divieti austriaci penalizza, sulla base di ragioni ambientali del tutto infondate, l’intera economia italiana. A confermarlo, sono le analisi presentate ieri durante un workshop a Bolzano sul progetto comunitario BrennerLEC” – dichiara il Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner.
Secondo tali analisi, un mezzo pesante EuroVI emette un quinto di NOx di una vettura Euro 6. Sulla A22 è di classe EuroVI, il 35% del parco circolante pesante e di classe Euro 6 il 25% delle vetture. Queste ultime sono cinque volte numericamente superiori ai camion in transito sull’autostrada.
“È evidente che per ridurre l’inquinamento lungo la A22, occorre incidere sulle vetture e non sui camion EuroVI, che contribuiscono in misura marginale ad esso. La stessa società di gestione autostradale A22 proporrà la diminuzione della velocità delle vetture a km/h 100 in alcune ore della giornata per avere un effetto significativo di riduzione delle emissioni”.
ANITA ha sempre sostenuto l’infondatezza dei divieti austriaci. Oggi rinnova la richiesta di eliminazione del divieto notturno, del divieto settoriale, del divieto di transito nelle giornate di sabato e dei sistemi di dosaggio dei mezzi pesanti.
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