Riaperto l’Incile a Pisa tra Navicelli e fiume Arno
PISA – Un piccolo passo in campo fluviale, ma una grande prospettiva se ci saranno poi i tanto attesi dragaggi di foce d’Arno. Va letta così la solenne inaugurazione delle porte vinciane tra il canale dei Navicelli e l’Arno alle porte di Pisa, un intervento totalmente finanziato dalla OLT Toscana Offshore nel quadro delle “compensazioni” sul territorio che furono concordate al momento dell’insediamento davanti alla costa del rigassificatore galleggiante.
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Le porte vinciane consentono, attraverso un bacino di compensazione, il passaggio di natanti e imbarcazioni dall’Arno ai Nevicelli e viceversa. Offrendo così un circuito estremamente spettacolare dal punto di vista turistico ma anche una prospettiva di evitare il faticoso attraversamento della Darsena Toscana del porto di Livorno per i vincoli in altezza creati dai ponti girevoli sia stradale che ferroviario. Con il dragaggio di foce d’Arno anche le grandi realizzazioni dei vari cantieri sui Navicelli – dalla Gas&Heat a Codecasa, solo per citarne alcuni – potranno andare direttamente al mare evitando i ritardi delle porte vinciane della Darsena Toscana. Fino ad avere l’Arno come futura unica soluzione quando le porte vinciane della Darsena Toscana saranno finalmente (per il porto di Livorno) sigillate.
L’incile riaperto è costato quasi 7 milioni di euro e sulla base dei progetti che furono sostenuti a suo tempo già dall’allora sindaco di Pisa Paolo Fontanelli dovrebbero essere seguiti alla navigabilità dell’Arno dall’incile stesso fino alla foce.
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