Piombino: “Eppur si muove”
PIOMBINO – “Eppur si muove” disse Galileo Galilei sotto processo dalla Chiesa per l’aver sostenuto che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa. Dalle ultime notizie che arrivano dalla Regione, finalmente si muove anche il grande progetto di PIM, Piombino Industrie Marittime, per il tanto atteso “polo” delle demolizioni navali, costruzioni e refitting. A due anni dall’inizio delle pratiche, è arrivato il nulla osta (Aia) della Regione Toscana, condizione sine qua non per avviare i collegamenti idraulici, elettrici, stradali e le autorizzazioni comunali a costruire gli impianti. Si conferma la tragica realtà di una burocrazia nazionale farraginosa e intricata che rende i tempi dell’economia una marcia da tartarughe.
Il giovane amministratore delegato di PIM ingegner Valerio Mulas – che già intervistammo subito dopo la sua nomina – conta adesso di poter operare entro l’estate. “Forse tra due o tre mesi soltanto – ha dichiarato – perché abbiamo già accordi operativi con l’Enel per gli allacciamenti elettrici e con le imprese locali per costruire gli immobili di supporto”. In ritardo l’AdSP, anche per le note vicende giudiziarie. Ma in pochi giorni dovrebbe arrivare anche l’autorizzazione ad allacciare le banchine.
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PIM ha importanti progetti e già una serie di contratti, sia per demolizioni di navi obsolete, sia per refitting, ricostruzione e altri lavori previsti dalla “mission”. Con il socio Cantiere San Giorgio del Porto è l’unica realtà nazionale autorizzata dallo Stato italiano per le demolizioni secondo le normative UE, e sta per avere anche l’imprimatur di Bruxelles. Tramontata sembra definitivamente l’ipotesi di demolire vecchie navi militari italiane – le richieste del ministero della difesa si sarebbero dimostrate inaccettabili – c’è già un elenco di navi da “lavorare”. Il porto di Piombino si conferma uno degli asset più promettenti del “sistema” Tirreno settentrionale, malgrado la vicenda giudiziaria che coinvolge l’AdSP. Con la speranza che il tribunale del riesame di Firenze, convocato per venerdì prossimo, possa riaprire il capitolo della normale e rilegittimata gestione del “sistema” stesso.
Antonio Fulvi
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