Parte l’allargamento al Marzocco

Marco Mignogna
LIVORNO – Due terminalisti che, come si dice a Livorno, “si frugano” per un intervento di dragaggio e riprofilazione del canale d’accesso alle loro banchine. E sono gli stessi che anche nel passato hanno contribuito con forza a lavori di miglioramento del porto: sono il Terminal Darsena Toscana e il terminal Lorenzini & C. Stanno infatti per cominciare i lavori finanziati dai due terminal per allargare il canale navigabile nella “strettoia” del Marzocco dagli attuali 55 ad almeno 70 metri con fondali fino a 13 metri: il tutto da realizzare entro la metà della prossima estate.
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“L’obiettivo è di confermare gli attuali traffici delle navi più grandi compatibili alle nostre banchine – sottolinea l’ingegner Marco Mignogna, direttore generale del TDT – e possibilmente guadagnare altri traffici”. Marco Mignogna così come Enio Lorenzini sanno bene che il problema sarà definitivamente risolto solo con il completamento del microtunnel e il conseguente spostamento dei tubi dell’Eni a profondità maggiore. Ma guadagnare un’altra ventina di metri in larghezza con la profondità compatibile alle navi più grandi che operano sui porti italiani è un passo altrettanto importante. E i tempi, finalmente, sono certi.
Sono parecchie le compagnie di container che già scalano le due sponde della Darsena Toscana e trarranno vantaggi dei nuovi lavori. Per il Lorenzini c’è in particolare la MSC, con la relativa Alleanza. Per il TDT oltre a ZIM c’è Hapag Lloyd che sta operando in forte crescendo sui suoi piazzali, in una scelta che configura per la compagnia un mini-hub suscettibile di ulteriori sviluppi. Sempre secondo Mignogna, i traffici di gennaio hanno segnato un’interessante ripresa per il TDT anche grazie a queste due compagnie. “Sono aumentati in particolare i trasbordi – dice l’ingegnere – a conferma della scelta di Hapag di concentrare su Livorno più servizi. Le prospettive sono importanti e l’aumento degli imbarchi, così come quello dei trasbordi, ci fanno sperare in un anno buono malgrado le turbolenze mondiali”.
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