Sommariva: Sì alla BRI sotto controllo

Mario Sommariva
TRIESTE – “La BRI (Belt&Road Initiative cinese) è un progetto geopolitico complesso che non riguarda solo i traffici – ha scritto recentemente Mario Sommariva, segretario generale della AdSP triestina – e non è un progetto soltanto infrastrutturale. Ma va guardato anche nella sua complessità”.
L’intervento di Sommariva, apparso sulla rivista Pandora, è stato recentemente rilanciato dal sito veb FAQ Trieste. “Da questo punto di vista – continua Sommariva – credo che i dirigenti cinesi siano animati da una volontà in qualche modo ‘neocoloniale’, ma anche da una lungimiranza verso i destini del mondo. Credo che BRI sia un progetto da osservare nel complesso ma con rispetto.
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Detto questo, Trieste vuole essere parte del gioco, non teme di essere fagocitata, perché le normative italiane – qui ritorna il ruolo del pubblico – nel caso in cui gli investitori cinesi si ritagliassero una possibilità (come si dice oggi in modo elegante) di costruire una strategia ‘win-win’, non consentirebbero la vendita dei porti. I porti non si vendono, perché il demanio non si vende: c’è un regime pubblicistico che consente allo Stato, al pubblico e alle autorità portuali di determinare le regole di utilizzo dei porti. Quindi ci si confronterà – ha concluso Sommariva – come già sta avvenendo perché l’interesse è reale, ma con un confronto da pari a pari, perché il porto è nostro”.
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