FAI sulle vie alpine
ROMA – “Abbiamo aspettato un paio di giorni prima di rilasciare dichiarazioni, per non cadere nel tranello di sparare a caldo nel mucchio in difesa di specifici interessi e nella speranza di poter dare a freddo un contributo utile alla causa generale. Ma sul pasticcio della A22 non possiamo più tacere”. Andrea Manfron, direttore di della FAI, la Federazione degli autotrasportatori che fa capo a Conftrasporto-Confcommercio, sottolinea la dubbia legittimità dei divieti di transito imposti dal Tirolo, la fragilità del nostro sistema dei trasporti lungo le direttrici alpine, la necessità di controlli serrati sui mezzi di trasporto. E fa appello al Governo perché intervenga contro i divieti austriaci.
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La prima considerazione è che la concomitanza di eventi, compresa l’abbondante nevicata dei giorni scorsi, è stata determinante. A questa si aggiunge il divieto di transito imposto dal Tirolo per i mezzi pesanti, che comporta la concentrazione di traffico pesante lungo il confine tutti i venerdì sera. Dopo aver espresso dubbi sul funzionamento dell’organizzazione durante l’emergenza, Manfron ha criticato i troppi mezzi pesanti senza catene e i motociclisti allo sbaraglio sotto la neve. Pochi mezzi hanno causato danni a chi era in regola. Occorre dunque individuarli e punirlo. “Ma lasciamo lavorare – aggiunge – le imprese serie”.
Infine, il dato che FAI-Conftrasporto reputa più rilevante: quanto successo nello scorso week-end è l’ennesima dimostrazione di come sia fragile il nostro sistema dei trasporti lungo le direttrici alpine così indispensabile per la nostra economia.
“Abbiamo bisogno di un sistema efficiente e resiliente, difendiamolo. Il governo si batta contro i divieti imposti dall’Austria ai mezzi commerciali”, conclude il direttore di FAI-Conftrasporto.
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