Nautica in Toscana, il futuro
LIVORNO – Un tema scottante, proprio in questo inizio d’anno dove le notizie – vere o false – si susseguono e si smentiscono specie sulla fiscalità per i porti turistici e per i riflessi sulla nautica popolare. Il tema, dal significativo titolo “Il futuro in Toscana della nautica: motore di ripresa per il paese” sarà affrontato nel convegno che il Propeller club labronico ha organizzato per lunedì 28 gennaio alle 18,30 nella consueta sede del Forte della Bocca gentilmente concesso dallo Yacht Club Livorno. Sono stati invitati, sottolinea una nota della presidente del Propeller Maria Gloria Giani Pollastrini, l’Autorità di sistema portuale, la Camera di Commercio, il presidente del distretto nautica della Regione Toscana, l’UCINA e Nautica Italiana, più imprenditori, operatori ed esperti del settore. Le conclusioni sono state affidate al vescovo di Livorno monsignor Simone Giusti.
[hidepost]
*
La nautica in Toscana è la dimostrazione concreta di quanta diversità esista nel comparto tra nautica popolare, importante per il tempo libero e le tradizioni non solo della costa, e la grande nautica; quest’ultima davvero motore insostituibile per l’economia della regione, per il numero dei posti di lavoro, per il fatturato e per le prospettive. Non per niente proprio in Toscana a Livorno esiste il più prestigioso cantiere al mondo per i motor-yacht, la Benetti e si difende il polo di Viareggio dove strutture ormai secolari stanno subendo un processo di razionalizzazione e potenziamento non privo di problemi. In fatto di porti ed approdi, oltre al modello d’eccellenza costituito dal marina Cala de’ Medici di Rosignano, ai porti e porticcioli disseminati lungo la costa fino all’Elba e alla Capraia, rimane in fase di ridefinizione il più volte richiamato maxi-marina del porto mediceo di Livorno, che sarà certamente oggetto di dibattito nell’incontro del Propeller Club.
*
Non si può ignorare che la pesantissima crisi internazionale – partita nel 2008 ed ancora gravida di conseguenze per il comparto nautico popolare – ad oggi non sia stata affrontata per sterilizzarla nella piccola nautica come gli esperti avrebbero voluto. Le grandi imbarcazioni, i mega-yachts, gli scafi da regata (il “Mascalzone latino” della foto in 1° pagina testimonia non solo le capacità delle nostre imprese ma anche la passione di alcuni armatori come nella fattispecie Vincenzo Onorato) sono simboli importanti ed elementi importantissimi per l’economia specie all’export. Ma la gente comune continua in gran parte a rimandare gli acquisti del nuovo gommone, del nuovo fuoribordo, della Gabbianella o del gozzo, per l’incertezza del comparto e del sistema economico nazionale. Le riposte? Ce le aspettiamo anche dal convegno del Propeller, quanto mai opportuno proprio per le scadenze che riguardano tutto il comparto.
(A.F.)
[/hidepost]