“Amici di Pisa” al ministero contro la piattaforma Europa
LIVORNO – Non demordono, quelli che si sono costituiti in associazione “Amici di Pisa” contro il progetto della Darsena Europa di Livorno. Verrebbe da dire: ovvio, gli amici di Pisa sono nemici di Livorno da secoli. Solo che in questo caso ai pisani mancano gli argomenti. E quelli che hanno tirato fuori contro il progetto della Darsena Europa – il timore per le proprie spiagge a Marina di Pisa, peraltro in costante erosione da decenni – non hanno alcun supporto scientifico. Sono insomma – anche secondo l’Autorità portuale di sistema e la stessa Regione Toscana – l’ennesima chiamata in causa del principio NIMBY (not in my backyard, non nel mio giardino).
Tutto scontato: se non fosse che gli “Amici di Pisa” hanno dichiarato di aver avuto udienza al ministero dell’Ambiente al quale hanno presentato un voluminoso dossier contro il progetto della Darsena Europa”. E il segretario del ministro – parole loro – si è dichiarato “interessato”.
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“A conclusione dei colloqui con il capo della segreteria del ministro dell’Ambiente – ha riferito alla stampa il presidente degli Amici di Pisa Stefano Ghilardi – l’interlocutore si è dimostrato interessato agli argomenti presentati, impegnandosi a farli presente al responsabile del dicastero, assicurando il mantenimento dei contatti con l’associazione per eventuali altri chiarimenti che ritenesse necessari”.
Un commento più che sensato metterebbe in evidenza che il segretario del ministro, da persona bene educata, ha ricevuto il “dossier” ed ha promesso – com’è suo dovere – di presentarlo al ministro. Punto e basta. Una delle tante quotidiane operazioni di “Posta ricevuta” che ai ministeri si svolgono. Dove poi finisca questa posta, se all’attenzione dei tecnici o in qualche capiente cassetto, lo si vedrà. In merito va registrato quanto a suo tempo ha dichiarato, anche con il supporto dell’ingegner Corsini che è uno specialista proprio su questi problemi, il presidente della Regione Toscana: che la piattaforma Europa è una struttura indispensabile per l’economia non solo locale ma nazionale, e che lo studio progettuale (che ancora non c’è: i pisani sparano dunque al buio…) è legato al profondo rispetto dell’ambiente e alla tutela del territorio. Polemiche sterili? Vedete voi.
A.F.
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