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Parte il progetto “Cleanup” per la ripulitura degli oceani

Un tratto del sistema di panne derivanti del progetto.

LOS ANGELES – Tra i tanti progetti che stanno nascendo in tutto il mondo, si sta lavorando al sistema sviluppato da Ocean Cleanup, un’organizzazione senza scopo di lucro che sviluppa tecnologie avanzate per liberare gli oceani dalla plastica. Tutti conoscono la “Great Pacific Garbage Patch”, una massa enorme di plastiche che galleggiano nel Pacifico orientale con concentrazioni talmente alte da aver sostituito in alcune zone le biomasse locali con un rapporto plastica plancton di 5 a 1. Un mostro di enormi dimensioni che continua ad accrescersi alimentato dalle correnti che trasportano i rifiuti plastici orientali e statunitensi, aggregandoli in un gigantesco vortice.

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Si tratta di una superficie marina di oltre 1,6 milioni di chilometri quadrati ovvero 3 volte maggiore della Francia. Nel vortice il 99% sono detriti plastici ed il 46 % di essi derivano da reti da pesca abbandonate, trappole mortali per le creature marine che accidentalmente vi finiscono all’interno. Il sistema ideato da Ocean Cleanup utilizza le correnti oceaniche per dirigere sistemi alla deriva passivi per ripulire i mari. L’obiettivo attuale è raccogliere le plastiche nel “Great Pacific Garbage Patch” in un tempo accettabile per poterle poi trasportare a terra e riciclarle (ove possibile). Secondo le valutazioni degli analisti, usando metodi convenzionali, come navi e reti, ci vorrebbero migliaia di anni e costi di decine di miliardi di dollari per essere completato. Da qui l’idea di creare un sistema di grandi dimensioni, passivo, che sfrutti le correnti come mezzo di trasferimento.

Ocean cleanup ritiene di poterlo in gran parte fare solo in 5 anni, con costi decisamente più bassi. Sarà vero? Sembra di si anche se il flusso continuo di tali materiali dovrebbe essere comunque interrotto per dare senso alla gigantesca operazione. Il sistema consiste in un galleggiante lungo 600 metri che si trova sulla superficie dell’acqua e una gonna affusolata profonda 3 metri attaccata al di sotto. Il galleggiante fornisce galleggiabilità al sistema e impedisce alla plastica di scorrere su di esso, mentre la gonna li raccoglie ed impedisce ai detriti di fuoriuscire. Concettualmente, come ogni oggetto che galleggia sull’acqua, il sistema viene trasportato dalla corrente. Tuttavia, il vento e le onde spingono solo il sistema, poiché il galleggiante si trova appena sopra la superficie dell’acqua, mentre la plastica si trova principalmente al di sotto di essa. Il sistema si muove quindi più velocemente della plastica, permettendo alla plastica di essere catturata. Il sistema galleggiante è stato progettato per catturare materie plastiche che vanno da piccoli pezzi di appena un millimetro a grandi rifiuti (dalla bottiglia al cassonetto).

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Pubblicato il
8 Settembre 2018

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