Strategia UE per le plastiche in un’economia circolare
LIVORNO – L’Accademia Navale nell’ambito della Settimana Velica Internazionale dell’aprile scorso, ha invitato tra i tanti esperti anche il comandante Angelo Roma, maritime consultant già presidente dell’Assonautica e uomo ZIM del porto, ad una conferenza sull’ecosistema marino, presentata da Michela Berti per Marevivo Toscana. Roma è rimasto in particolare molto impressionato dalle parole che Federico Di Penta – responsabile del settore internazionale di Marevivo, disse a proposito della plastica nei nostri mari: “Noi siamo quello che mangiamo, pesci e crostacei sono la fonte primaria di proteine per 1/5 della popolazione mondiale, le microplastiche ingerite da questi animali arrivano, alla fine, anche all’uomo”. Ed ha fatto, come sua abitudine, ricerche in merito per sapere cosa, in sostanza, allo stato dell’arte, si sta facendo o si sta per fare. Ecco un suo report.
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Le materie plastiche sono state ampiamente utilizzate nella nostra vita quotidiana a causa del loro basso costo e della vasta gamma di applicazioni pratiche. Tuttavia, le materie plastiche e in particolare le materie plastiche monouso vengono spesso prodotte, utilizzate e scartate in un modo che non riesce a cogliere i vantaggi economici di un approccio circolare e danneggia l’ambiente.
L’impatto della plastica sta inoltre causando crescenti preoccupazioni da parte dell’opinione pubblica e vi è un’urgente necessità di affrontare questi problemi.
Nel gennaio 2018, l’UE ha scelto di adottare una propria strategia di comunicazione per le materie plastiche in un’economia circolare, presentando azioni a livello europeo per trasformare il modo in cui i prodotti di plastica sono progettati, prodotti, usati e riciclati. Propone tra l’altro che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica dovrebbero essere riciclabili, e misure per ridurre l’impatto della plastica monouso. Il progetto di relazione della commissione ENVI (Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare) accoglie con favore la comunicazione come un passo verso la gestione della plastica in modo sostenibile e il contributo alla transizione dell’UE verso un’economia circolare. Il rapporto è strutturato in cinque sezioni:
– È necessario gestire la plastica in modo sostenibile lungo l’intera catena del valore.
– La strategia per la plastica dovrebbe guardare oltre i materiali da imballaggio sostenibili e fungere da leva per stimolare nuovi modelli aziendali e di consumo intelligenti e circolari che riguardino l’intera catena del valore.
– La Commissione dovrebbe definire una politica per l’economia circolare per il dopo 2020 basata su solide fondamenta di ricerca e innovazione.
– La plastica ha una miriade di applicazioni e invece di adottare una soluzione indifferenziata occorre definire un approccio su misura, spesso specifico per prodotto.
– Sono necessari impegni e azioni comuni da parte di tutti i portatori di interesse, anche attraverso la collaborazione intersettoriale, lungo l’intera catena del valore e occorre trasformare le preoccupazioni pubbliche riguardo ai rifiuti di plastica in una responsabilità pubblica.
La relativa votazione e’ prevista il 10 luglio 2018.
Angelo Roma
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