E Nogarin taglia i fondi al LEM
LIVORNO – Il LEM, ovvero la Livorno Euro Mediterranea che ha come socio principale il Comune e come presidente il sindaco Filippo Nogarin, sta cambiando sede e probabilmente anche “mission”. L’ha confermato durante i lavori del monitoraggio costiero mediterraneo (settimo simposio internazionale) l’assessore comunale Francesca Martini che, pur sottolineando il valore del convegno e l’importanza dei progetti, ha ribadito il Comune non finanzia più la fondazione, che costa all’ente pubblico da 50 a 70 mila euro l’anno. Motivi di bilancio, ha detto l’assessore. Di fatto l’affitto alla Compagnia portuali, proprietaria del palazzo (peraltro ipotecato) non viene più pagato dal 1 gennaio scorso.
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Il presidente del convegno internazionale in atto nei giorni scorsi, Fabrizio Benincasa del CNR (istituto di biometerologia di Sassari) e Antonio Raschi, dello stesso istituto di Firenze, hanno ingoiato il rospo. Più amareggiato di tutti Enzo Raugei, presidente della Cpl, che ha accennato nel suo intervento di saluto all’utilizzo della sala e dei locali del LEM da parte della stessa compagnia. Era previsto, ma non c’è stato, il saluto dell’Autorità portuale: disimpegno o solo altre urgenze?
Dove andrà, se sopravviverà, il LEM? Gli sarebbero stati assegnati alcuni locali della Circoscrizione 2, dove sono in corso i trasferimenti degli archivi e di qualche mobile. Rita Franchi, storica curatrice del LEM, sta facendo i bagagli e se ne va in pensione: ovviamente con molta amarezza, ma con il proposito di seguire alcuni progetti cui è particolarmente affezionata nel modo in cui potrà. Auguri e grazie per il suo appassionato impegno.
A.F.
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