DG Competition i “5 Stelle” contro la procedura
ROMA – I componenti designati dal Movimento 5 stelle per la 8a Commissione che dovrà essere costituita al Senato, stanno esaminando la ipotesi di procedura di infrazione contro l’Italia ventilata da parte della Commissione europea. Come noto – sottolinea una nota dei 5 Stelle – secondo la Commissione DG europea le Autorità di sistema portuale avrebbero dovuto pagare tasse sugli introiti derivanti dalla percezione di canoni, tasse e tributi riscossi in relazione alla gestione del demanio marittimo portuale ed ai servizi generali offerti nei porti italiani. Sempre secondo Bruxelles, in Italia per anni si sarebbe realizzata una concorrenza sleale rispetto alle altre banchine europee. Si parla di centinaia di milioni di euro di sanzione.
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“Ebbene – scrivono i 5 Stelle della 8a commissione del Senato – noi invitiamo fermamente il Governo a sostenere la correttezza della posizione italiana, poiché le Autorità portuali sono enti pubblici non economici, detengono poteri tipicamente pubblici di regolazione, ordinanza e vigilanza e svolgono attività di riscossione di canoni e diritti. Non sono imprese.
Il Governo in carica, ancorché ingaggiato per gli affari correnti, deve quindi sviluppare una adeguata azione di forte contrarietà rispetto ai rilievi posti dalla Commissione europea e alla minaccia dell’apertura di una procedura di infrazione a carico dell’Italia. Chiediamo che venga intanto chiesta una proroga per la definizione della procedura anche in ragione dell’assenza di un esecutivo in carica legittimato dalle ultime elezioni politiche”.
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