Rosso di sera un (buon) governo si spera…
LIVORNO – Fatti i presidenti delle due camere del Parlamento, adesso bisogna fare l’ultimo dettaglio, il governo. E siamo alle solite: secondo quello che dicono i partiti, occorre tempo. Forse poco tempo, in termini di politica: certamente molto tempo (o troppo) in termini di economia. Su queste pagine non si fa politica, l’abbiamo sempre ribadito. Ma facciamo “politica economica”, come è scritto da sempre sulla nostra testata: con l’umiltà di uno strumento che è settoriale di informazione, che non ha certo la pretesa di risolvere problemi o indicare soluzioni, ma con la dignità di chi cerca di dar voce a chi sulla politica economica relativa alla logistica e alla portualità ha il diritto e il dovere di intervenire. È una “mission”, come si dice oggi, alla quale cerchiamo di essere, per quanto siamo capaci, fedeli.
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Non c’è chi, nel nostro mondo dei porti e dei trasporti, non veda come l’allungarsi dei tempi di formazione del nuovo governo crei problemi operativi e di programmazione. La riforma della riforma portuale di Delrio è a metà del guado, lo sappiamo tutti: ed è presumibile che con il nuovo ministro delle Infrastrutture e Trasporti, quando ci sarà, alcuni indirizzi potranno cambiare. Cambieranno in parte, cambieranno in molto? Chi lavora su scelte che giorno per giorno devono essere fatte, “just in time” per continuare con i termini anglosassoni, sa quanto i dubbi sulle regole possano essere devastanti. Far presto, oltre che far bene, è imperativo. E allora, rosso di sera, in un governo (presto e buono) si spera davvero.
Antonio Fulvi
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