Un ponte…al contrario
LIVORNO – Vicino alla città di Harderwijk, a 70 chilometri da Utrecht, esattamente sul Lago Veluwedove dal 2002 è posizionata questa eccentrica opere di ingegneria lunga 19 metri per 25 di larghezza e 3 di profondità, nata da una duplice esigenza: far accedere barche di piccole o medie dimensioni nel bacino dell’acquedotto cittadino, uno dei più corti al mondo; e collegare la terraferma all’isola artificiale più grande del globo, Flevoland, dove si trova l’impianto. Questo singolare ponte alla rovescia, dove le barche passano sopra e le auto sotto, ci è stato segnalato da un amico lettore che ha voluto così dare un contributo al dibattito in corso al Calambrone, per eliminare il tratto di canale che sbocca sulla Darsena Toscana e la riempie ad ogni piena dell’Arno di fanghi alluvionali. Questo sistema eviterebbe l’ingresso dei fanghi in darsena creando una “soglia” più alta rispetto al piano di fondale dello Scolmatore e consentirebbe il transito di barche a limitato pescaggio (si potrebbe limitare a 2 metri o anche meno) visto che si prevede il transito delle barche più grandi attraverso la foce dragata a 3 metri.
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Unico neo – e non certo di poco conto – non risolverebbe il problema dei binari ferroviari da raddoppiare o triplicare al posto dell’attuale ponte girevole a binario unico, indispensabili in vista della piattaforma Europa.
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