Il convegno tra le chiacchiere di corridoio
CIVITAVECCHIA – I convegni sono spesso più importanti nei corridoi quanto dai tavoli ufficiali. E si raccolgono spunti, indiscrezioni ma anche dichiarazioni che negli interventi non trovano spazio. Compresi i temi che possono apparire gossip o poco più. Ma che ci consentono di capire qualcosa di più.
Graziano Delrio: seduto a fianco dell’ammiraglio Vincenzo Melone, fino al 9 febbraio prossimo comandante del corpo delle Capitanerie, il ministro all’inizio è stato preso d’assalto da una delegazione di lavoratori sul tema del lavoro che manca. Ha parlato poi, in chiusura del convegno, sul suo “Mantra”, la cura del ferro. Pieno appoggio alla RAM di Cascetta, e la chiara sensazione di un suo occhio di riguardo per Civitavecchia e i porti di Roma. Significativo che sia stato lui, direttamente o attraverso la segreteria, a “invitare” i presidenti delle AdSP a venire al convegno. Tra gli assenti, il presidente di Assoporti Zeno D’Agostino (o non lo abbiamo visto noi?).
[hidepost]
C’era invece il suo segretario generale Mariani. Al ministro abbiamo fatto un’unica domanda: se il governatore Debora Serracchiani dovrà o meno lasciare il comitato di gestione del porto di Trieste. Risposta lapidaria (e un pò seccata): “ Anche per lei si applica la legge, come per tutti”. Tra il pubblico, due personaggi della portualità di ieri, ma che non sembravano molto convinti: Silvio Di Virgilio, già potente direttore generale del ministero di Delrio, e Gianni Moscherini, già Vip a Civitavecchia. Sic transit…
Roberta Macii: seduta in prima fila tra i vip, la dottoressa Macii è al centro di una serie di indiscrezioni che s’incrociano tra Civitavecchia, dove è segretario generale molto apprezzato, Livorno, dove si dice che dovrebbe arrivare a coprire una direzione generale dei progetti strategici nell’AdSP di Stefano Corsini, e Firenze, dove opera come consulente privilegiata del presidente della Regione sul grande tema della piattaforma Europa labronica. Lei non parla, anche se sollecitata. Anche Corsini non si sbilancia. Ha creato la nuova direzione dei progetti strategici, ma al momento non l’ha assegnata, se la tiene personalmente. A domanda risponde: “La dottoressa Macii a Livorno? Sta a lei e al mio amico Di Majo decidere”. Blindato.
Francesco Maria Di Majo: è un presidente nato e cresciuto, insieme a Corsini, nel vivaio vicino al ministero di Delrio e con il ministro molto in sintonia. Tra lui e Corsini non si farebbero i dispetti – sostiene chi li conosce – nemmeno per una pur brava Roberta Macii. Se dovrà esserci una decisione dunque, i due presidenti la prenderanno insieme. Così si sussurra. Di Majo pensa ad altro: in questi giorni ha raccolto importanti successi (e finanzamenti): ovvio che sia sugli scudi. Uno dei suoi obiettivi, sfiorato nel convegno (ma in compenso non l’hanno sfiorato Manuel Grimaldi e Peter Weiss, della catena logistica di Fca Group) è quello di potenziare Civitavecchia come porto d’approdo per le auto nuove, che a Livorno cominciano a non trovar più spazio. Curiosità tutta nostra: con Corsini, il cui porto labronico considera i traffici auto “roba nostra” c’è condivisione sul tema?
[/hidepost]