Livorno, si draga h/24
LIVORNO – È partito in ritardo, ma sta recuperando grazie a un lavoro h/24, notte compresa (come in questa bella foto di Scovavento per l’Autorità portuale) che si interrompe solo se le navi di passaggio comportano per la sicurezza lo spostamento delle due draghe, la olandese Breughel e l’Amazone. È la più importante operazione di dragaggio della bocca sud del porto labronico da qualche anno: unico accesso sia al porto mediceo che al porto industriale, che con l’attuale operazione vedrà il fondale d’ingresso livellato a 16 metri, e specialmente vedrà allargato il canale profondo, migliorando di molto la sicurezza nella manovra di uscita delle navi. Una manovra che, in base al senso di rotazione delle eliche delle navi più grandi, oggi è più volte delicata o addirittura pericolosa in quanto la poppa tende a finire in area di fondale fangoso. Area che è in fase di eliminazione definitiva grazie all’operazione in corso.
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Con l’allargamento – anch’esso in corso – della strettoia del Marzocco e il dragaggio della bocca sud dell’avamporto, lo scalo labronico sta aprendosi alle grandi full-containers fino a 9 mile Teu e alle car-carries dell’ultima generazione, in attesa che la piattaforma Europa diventi il nuovo grande porto di Livorno. A quel punto la bocca sud dell’avamporto rimarrà dedicata al porto mediceo e alla Darsena Toscana (con annesso canale industriale e Darsena 1) dove saranno concentrati i traffici ro/ro che rappresentano una delle spine dorsali dell’economia portuale livornese grazie anche alla concorrenza tra i gruppi Onorato (nella foto qui a fianco, ancora di Scovavento, l’uscita di un traghetto Moby che sfila a fianco delle draghe) e il gruppo Grimaldi che opera anche con le grandi car-carries.
L’importanza dell’operazione è tale che anche il quotidiano della Confindustria, Il Sole-24 Ore ha voluto dedicare qualche giorno fa una visita al porto di Livorno ospite dell’Autorità di sistema di Stefano Corsini, con relative pagina speciali dedicate al comparto logistico articolato sui due scali di Livoro e Piombino.
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