Via al recupero in mare di automobili e altri materiali
LIVORNO – “Luce verde” alla rimozione delle automobili e dei materiali riversatisi in mare dopo l’alluvione del 10 settembre scorso. Sono state infatti emanate le ordinanze di polizia marittima da parte della Guardia costiera di Livorno per l’interdizione delle aree che saranno oggetto delle operazioni di sgombero dei fondali negli specchi acquei davanti le località di Ardenza (spiaggia dei Tre ponti), Quercianella e Chioma.
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I provvedimenti certificano la conclusione di una fase istruttoria che ha visto riuniti ad un tavolo tecnico, coordinato dalla Capitaneria di porto, il Comune di Livorno, i Vigili del Fuoco, l’ARPAT e i soggetti privati che forniranno la propria opera per il raggiungimento dello scopo. Nessun pregiudizio per la sicurezza, salvaguardia dell’ambiente marino, con particolare riguardo all’apposizione di panne galleggianti per contenere eventuali sversamenti, e corretto smaltimento dei rifiuti sono le tre condizioni principali che erano state prescritte per poter autorizzare le attività. Condizioni meteorologiche permettendo, il piano rinviato lunedì scorso proprio per il meteo – dovrebbe svolgersi entro pochi giorni. La vigilanza sul posto è stata assicurata, per l’intera durata del recupero, dai mezzi della Capitaneria che hanno sviluppato una cornice di sicurezza alle operazioni. Il lavoro è stato affidato ai sommozzatori della Guardia costiera del 5° Nucleo di Genova, e dei Vigili del Fuoco di Livorno, con la collaborazione di subacquei di alcune ditte portuali (Setemar, Subsea, Trident). Un pontone della società Neri di Livorno ha avuto l’incarico del sollevamento a bordo dei materiali, per trasportarli successivamente in porto e di conseguenza avviare a smaltimento tramite ditte specializzate interessate dal Comune. Sono sei, in tutto, le automobili interessate al recupero: tre auto, davanti la spiaggia dei Tre ponti, alle quali si aggiunge un carrello; due vetture a Quercianella; un mezzo davanti Chioma. Un’operazione complessa e delicata, per gli aspetti ambientali e di sicurezza coinvolti, dove pubblico e privato, sotto il coordinamento della Capitaneria di porto, sono stati accomunati dall’interesse di restituire i fondali di Livorno alle condizioni precedenti l’alluvione. Il tutto, senza gravare sulle economie della collettività. Tutti i soggetti, infatti, hanno voluto operare gratuitamente.
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