A Gioia Tauro la Port Agency e l’attuazione
GIOIA TAURO – Un chiarimento, attraverso una lunga nota, è stato fornito dall’Autorità di sistema sulla Port Agency. Che è stata costituita il 27 luglio scorso, per atto notarile, a fronte di un’autorizzazione a rogare l’atto votata dal Comitato portuale del 26 luglio, nell’assoluto rispetto dei termini atteso che in data 1 agosto, all’indomani dei licenziamenti da parte del terminalista Mct, i lavoratori sono stati iscritti regolarmente negli elenchi da essa detenuti.
La costituzione dell’Agenzia – dice la nota – è avvenuta nel pieno rispetto di ogni comma dell’art. 4 Dl 243/2016, convertito in legge 18/17, testo normativo entrato in vigore il 23 febbraio, nato dal confronto puntuale tra il legislatore e le organizzazioni sindacali che hanno contribuito alla sua stesura.
[hidepost]
L’Autorità portuale ha dato attuazione alla citata disposizione normativa registrando preventivamente la prescritta intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed attivando, per tempo, tutti i confronti inter-istituzionali con gli Enti a vario titolo coinvolti (Ministero del Lavoro; Inps; Ispettorato nazionale del Lavoro e Camera di Commercio), posto che l’entrata in vigore della norma non è stata accompagnata da circolari applicative che hanno implicato, conseguentemente, un importante impegno per dare fattiva attuazione tanto alla citata disposizione quanto agli obblighi assunti in sede di sottoscrizione dell’APQ 2016.
La scelta del legislatore di optare per siffatto modello normativo discende, evidentemente, dalla oggettiva impossibilità di istituire un’impresa/agenzia ex art. 17, in quanto è mancato il presupposto legittimante ovvero sia l’incremento dei traffici e, conseguentemente, la necessità di gestire relativi picchi. Il legislatore, quindi, ha contemperato da un lato il bisogno di dare risposte ai lavoratori licenziati dall’altro il puntuale rispetto della normativa in materia, delineando uno strumento peculiare che rappresenta una novità nel panorama giuridico e portuale italiano che non ha precedenti e che non può essere paragonato ad altre figure esistenti, non altrimenti sovrapponibili e pertanto non confrontabili con altre realtà cui l’agenzia è accomunata solo per assonanza nominativa.
Pertanto, in questo contesto nuovo e senza precedenti – ribadisce l’Authority in una sua nota – l’Autorità portuale, con il massimo impegno profuso dai propri uffici, è riuscita a traguardare la creazione dell’Agenzia, nei termini dettati dal Ministero vigilante.
Martedì scorso il piano è stato formalmente approvato dai sindacati e verrà tempestivamente sottoposto dall’Amministratore Unico, nell’assemblea dei soci, per le valutazioni di questa Autorità portuale.
“Attenzione e impegno – conclude la nota dell’Autorità portuale di sistema – che stridono con il tentativo di chi, all’esterno, strumentalizza suddette informazioni. Si tratta di un atteggiamento, messo in campo in modo semplicistico, che nulla ha a che fare con la giusta difesa dei diritti dei lavoratori, ma che, al contrario, ingenera allarmismi a causa di errate interpretazioni non altrimenti supportate da approfondimento normativo. Ed è, altresì, naturale che ogni interferenza, di suddetta fattispecie e non altrimenti corroborata da fondamento, rallenti inevitabilmente l’operato degli uffici già abbondantemente oberati da questa nuova realtà”.
[/hidepost]