Anti-Pirateria il contributo italiano
ROMA – Pirateria: il 9 settembre, a Taranto in occasione della cerimonia dell’ultimo ammaina bandiera di nave Aliseo, l’ammiraglio Sq. Valter Girardelli, Capo di Stato maggiore della Marina Militare, in merito al fenomeno della pirateria nell’Oceano Indiano ha affermato che attualmente una nave italiana è impegnata nell’area ed un ammiraglio italiano comanda il dispositivo a cui partecipano 15 nazioni. Nel ribadire l’esigenza di proteggere e salvaguardare gli interessi nazionali, l’ammiraglio Girardelli ha ricordato che “l’Italia ha la seconda flotta peschereccia europea e la quarta flotta dell’armatoria privata dei Paesi del G20, se si tolgono quei Paesi che sono solo una casella postale, e quindi gli interessi dell’economia italiana e della Marina anche mercantile italiana sono globali”.
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Quanto all’operazione ‘Mare sicuro’, ha precisato che si tratta di “una missione di sicurezza marittima che si pone l’obiettivo di fare in modo che i traffici in mare siano sicuri, che i rischi e le incertezze siano governati e ce ne sono tantissimi. La presenza e la sorveglianza, la conoscenza dell’ambiente, la protezione e salvaguardia degli interessi nazionali, la sicurezza anche di poter essere difesi, sono elementi fondamentali. Le navi hanno tre grandi caratteristiche specifiche e sono la versatilità strategica, la flessibilità operativa e l’autonomia logistica”. La componente “marittima – ha puntualizzato l’ammiraglio Girardelli – mantiene immutate le proprie caratteristiche. Le Marine proteggono le attività sul mare e affrontano le situazioni di crisi che si possono sviluppare. E sono preparate a farlo”.
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