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Il cambio alla direzione marittima Toscana

Giuseppe Tarzia

LIVORNO – E’ un normale cambio della guardia che avviene, secondo i canoni militari, ogni due o tre anni. Ma questa volta per la direzione marittima della Toscana il passaggio di consegne tra due neo-contrammiragli (Cp), l’uscente Vincenzo Di Marco e l’entrante Giuseppe Tarzia – in programma per domani, giovedì 7 alla presenza dell’ammiraglio ispettore Vincenzo Melone – avviene in un momento estremamente delicato per il “sistema” portuale. Come hanno confermato le tensioni dei giorni scorsi sul comitato di gestione dell’AdSP (vedi in questo stesso giornale) il “sistema” sta avviandosi al suo assetto definitivo e vi sono urgenze in ballo sulle quali il direttore marittimo sarà chiamato ad esprimersi in un ruolo tutt’altro che secondario.

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Lascia la direzione marittima il contrammiraglio (Cp) Di Marco, che va ad assumere il comando del IV reparto a Roma. Laureato in ingegneria idraulica, con una lunga esperienza sul campo  anche per aver ricoperto il ruolo di commissario governativo dell’Autorità portuale di Cagliari, è stato apprezzato dal cluster portuale per la disponibilità, la professionalità e la chiarezza con la quale si è sempre espresso, anche sui temi più delicati. Ne è testimonianza l’onoreficenza che gli è stata conferita dal presidente della Repubblica nel corso del consueto incontro annuale in prefettura.

Il contrammiraglio Giuseppe Tarzia, coetaneo di Di Marco (entrambi del 1958) e laureato in giurisprudenza a Pisa, torna a Livorno dopo essere stato direttore marittimo del Lazio e comandante della Capitaneria di Civitavecchia. Ruoli anch’essi molto delicati, in particolare per le note controversie attraversate dall’Autorità portuale di Pasqualino Monti, con gli scontri al calor bianco tra lo stesso Monti e uno dei suoi più accaniti avversari, l’ex sindaco di Civitavecchia, ex sindacalista Cgil e oggi esponente di Forza Italia Gianni Moscherini. Tarzia ha un’ottima conoscenza della realtà portuale livornese avendo militato tra gli ufficiali superiori della locale Capitaneria di porto (comandante in 2° dal 2005 al 2008). In precedenza aveva comandato nell’ambito della direzione toscana il porto di Viareggio, ed era stato anche ufficiale superiore addetto al ministro delle infrastrutture e trasporti.

Dal settembre 2015, gli oltre 500 militari della Guardia costiera – dice una nota della Direzione marittima – in servizio nei 26 uffici marittimi periferici dislocati sui 600 km di fascia costiera della Toscana, isole comprese, hanno assolto agli ordini dell’ammiraglio Di Marco i compiti istituzionali assegnati per legge alla Guardia costiera, assicurando la tutela del pregiato ecosistema ambientale dell’arcipelago, la sicurezza dei trasporti marittimi e della navigazione in generale (quasi 30.000 le navi arrivate e partite nel solo porto di Livorno). Grazie all’organizzato assetto operativo dei mezzi navali schierati nei porti di giurisdizione, sono state tratte in salvo 704 persone e assistite 438 imbarcazioni dalla Guardia costiera in Toscana sotto la guida di Di Marco. Che ora alla guida del IV Reparto, è preposto alla gestione dei mezzi aeronavali della Guardia costiera, importante settore strategico per il Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera. L’ammiraglio Di Marco, nel lasciare il Comando – conclude la nota – desidera ringraziare tutta la cittadinanza che è stata sempre vicina alla Capitaneria di porto.

“Desidero pubblicamente ringraziare – ha dichiarato a sua volta Francesco Maria di Majo, presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centro Settentrionale – il contrammiraglio Giuseppe Tarzia per il lavoro svolto in questi anni a Civitavecchia e per la fattiva collaborazione che ha sempre avuto con questa amministrazione nell’affrontare e risolvere le diverse situazioni e problematiche del nostro scalo”.

“Sin dal primo giorno del mio insediamento qui a Civitavecchia come presidente di questa nuova AdSP – ha detto ancora di Majo – con il contrammiraglio Tarzia ci siamo confrontati su diverse tematiche, dalla tutela dell’ambiente sino alla sicurezza, trovando sempre una sinergia di intenti ed una convergenza di vedute sugli obiettivi da raggiungere nel rispetto delle reciproche competenze”.

“Auguro al contrammiraglio Giuseppe Tarzia – ha concluso il presidente di Majo – un buon lavoro per il suo nuovo incarico a Livorno e nel contempo voglio dare il benvenuto al nuovo direttore marittimo del Lazio e comandante del porto di Civitavecchia, il capitano di Vascello Vincenzo Leone, con il quale sono sicuro proseguirà questa proficua e sinergica collaborazione istituzionale”.

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Pubblicato il
6 Settembre 2017

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