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Marina Cala de’ Medici è struttura cardioprotetta

ROSIGNANO – Il Porto turistico Marina Cala de’ Medici diventa struttura cardioprotetta. Cala de’ Medici ha acquistato, infatti, un defibrillatore automatico Tecno-Gaz Plus che è stato installato oggi sotto la Torre Direzionale del Marina. Il defibrillatore automatico pubblico di ultima generazione sarà utilizzabile h24 da chiunque, personale laico e sanitario, abbia ricevuto adeguata formazione.

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Marina Cala de’ Medici ha proprio per questo motivo provveduto anche ad addestrare 7 persone (ormeggiatori che operano in banchina più una persona che lavora negli uffici), che hanno appreso le tecniche della rianimazione cardiopolmonare (adulti/bambini) e le manovre di disostruzione (adulti/bambini). Il personale del Marina è stato formato da un’istruttrice nazionale di Salvamento Academy ed ha ottenuto un brevetto nazionale che ha la validità di due anni (al termine dei quali verrà fatto un refresh) e che consente di intervenire ovunque ci sia la presenza di un defibrillatore pubblico.

Chiunque potrà aprire la teca in plastica del nuovo defibrillatore di Cala de’ Medici, che ha un’autonomia di 200 scariche alla massima potenza o 5 anni (la maniglia è la batteria). La teca in plastica è, inoltre, allarmata: se aperta emette un bitonale che allerta chi sta nelle vicinanze. Altro dato importante: il 118 ha un censimento di tutti i defibrillatori automatici pubblici presenti sul territorio.

Le persone colpite da arresto cardiaco improvviso, che può colpire chiunque sia a riposo che sotto sforzo, sono 73.000 l’anno, 200 al giorno e 1 ogni 7 minuti. Cala de’ Medici è la prima azienda privata a Rosignano ad aver acquistato un defibrillatore pubblico. Presenti, sul territorio locale, altri due defibrillatori pubblici installati l’anno scorso: uno a Rosignano in Piazza del Mercato e uno sotto le logge di fronte alla Pro Loco a Vada.

«In caso di arresto cardiaco – sottolinea Alessia Verdiani, istruttrice nazionale di Salvamento Academy che ha formato il personale del Marina – è fondamentale intervenire prima dei 4 minuti, per non incorrere in danni cerebrali irreversibili. Altrettanto fondamentale, quindi – prosegue Alessia – è la presenza nei luoghi pubblici, specialmente se frequentati da molte persone, di defibrillatori automatici esterni utilizzabili da personale laico adeguatamente formato».

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Pubblicato il
14 Giugno 2017

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