Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Vincenzo Onorato Vs Manuel Grimaldi sui marittimi italiani

Vincenzo Onorato

MILANO – Vincenzo Onorato non demorde. A seguito dell’intervista del presidente di Confitarma Emanuale Grimaldi comparsa sul Secolo XIX di Genova, Onorato ha voluto precisare quanto segue:

Dichiarazione Grimaldi: “Un avvertimento alla politica, se salta la tonnage tax, la fuga di armatori all’estero sarà inevitabile”.

[hidepost]

Ovvero se il Governo ci obbliga ad imbarcare personale italiano (come dovrebbero fare) e non extracomunitario, pagato a paghe da fame, cambieremo bandiera. Dicasi, ricatto. Ciò che Grimaldi vuol dimenticare è che il cambio bandiera implica il pagamento delle tasse in Italia e quindi addio alla defiscalizzazione attuale!

Dichiarazione Grimaldi: “Onorato racconta di avere solo marittimi italiani, dimentica che la sua non è una scelta, ma un obbligo di legge”.

Bugia: su almeno una dozzina di navi che operano, come Grimaldi, anche nell’internazionale potrei imbarcare, come fa il presidente Confitarma, extracomunitari ed invece ho solo italiani-comunitari.

Dichiarazione Grimaldi: “Non posso tollerare che vengano diffuse menzogne sul mio conto. Io, come tutti, sulle navi che coprono linee nazionali utilizzo solo marittimi italiani”.

Bugia ancora: per esempio su navi come Cruise Roma e Cruise Barcellona, in linea fra Civitavecchia e Porto Torres, Grimaldi ha imbarcato anche marittimi extracomunitari.

Dichiarazione Grimaldi: “Onorato può contare su sovvenzioni statali per 100 milioni per i collegamenti con la Sardegna e l’Arcipelago toscano. Quella è la vera vergogna, altro che la nazionalità dei marittimi, che è un falso problema. Io non sono preoccupato, la mia azienda va molto bene, non ho bisogno dei soldi pubblici per sopravvivere”.

Risposta: è almeno singolare che Grimaldi parli delle sovvenzioni Tirrenia e si “dimentichi” dei 120 milioni di euro che la Regione Sicilia garantisce ad altri armatori. Quelle sovvenzioni, oggi discusse dalla magistratura, per Grimaldi non sono un problema, forse perché elargite a suoi soci, armatori della TTLines, il cui amministratore Marcello Di Caterina, uomo di fiducia di Grimaldi, direttore generale di Alis, è coinvolto nella storia dei Rolex? È vero poi che il problema dei marittimi non è un problema per Grimaldi, ma è solo un problema per chi è a casa disoccupato. Che poi il Grimaldi sia sereno aziendalmente è questa una sua indiscutibile qualità visto che siede su un gruppo con quasi tre miliardi di euro di debito (vedi bilancio Grimaldi 2015).

P.S. Sulla Princess Anastasia, cruise ferry bandiera italiana che opera in Russia sono imbarcati 105 italiani-comunitari e 69 russi (per esigenze di servizio alberghiero), imbarcati però con contratto italiano, nessuna sperequazione. Il pizzaiolo si chiama Antonio Sconiamiglio, figlio di Tobia Sconiamiglio, già nostro capo-cuoco da anni. Ti do un consiglio, caro Manuel – conclude la nota di Onorato -, lascia i fasti delle presidenze intergalattiche e per una volta fatti una passeggiata sulle tue navi in mezzo a quella che dovrebbe essere la tua gente. E please, smettila una buona volta”.

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Maggio 2017

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora