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Sulle acque di zavorra posticipati gli obblighi

Emanuele Grimaldi

ROMA – L’8 settembre 2017 entrerà in vigore la Convenzione internazionale Ballast Water Management (BWMC) che mira a prevenire gli effetti potenzialmente nocivi derivanti dalla diffusione di organismi acquatici trasportati nelle acque di zavorra delle navi.

Lo shipping mondiale si trova però in gravi difficoltà in quanto non vi è ancora la certezza riguardo all’affidabilità e alla disponibilità di impianti approvati dall’IMO (che infatti ha recentemente provveduto a rivedere la linee guida – denominate G8 – cui devono tecnicamente rispondere i predetti impianti), nonché di cantieri navali in grado di effettuare l’installazione e, soprattutto, riguardo al non allineamento con le norme degli Stati Uniti che non coincidono con quelle adottate dall’IMO.

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Ciò naturalmente crea e creerà una sorta di “congestione” per le tempistiche di reperimento o e installazione degli impianti di trattamento delle acque di zavorra effettivamente rispondenti agli standard richiesti.

L’Italia non ha ancora ratificato la Convenzione BWMC, ma proprio per i motivi sopra esposti, Confitarma ha chiesto all’Amministrazione competente in materia di poter “disarmonizzare” cioè posticipare l’installazione degli impianti previsti dalla Convenzione rispetto alla scadenza fissata per il rinnovo dei certificati IOPP (International Oil Pollution Prevention Certificate – Certificato internazionale per la prevenzione dell’inquinamento da petrolio) al fine di avere la certezza di disporre del tempo necessario per ottemperare nel migliore dei modi alla norma. Questo perché la Convenzione prevede che un impianto di trattamento debba essere installato sulle navi in concomitanza della prima visita di rinnovo del certificato IOPP dopo la data di entrata in vigore della stessa.

Grazie al forte impegno di Giuseppe Mauro Rizzo, presidente della Commissione Gestione Tecnica Navi di Confitarma, dei vice presidenti e componenti della Commissione e di Lorenzo Matacena, presidente della Commissione Ambiente, nonché al costruttivo dialogo instaurato con i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, il 15 maggio è stata diffusa una comunicazione a firma dei due Dicasteri con la quale si autorizzano gli Organismi Riconosciuti (i registri navali RINA, BV e DNV-GL) a rilasciare il certificato IOPP, qualora sia richiesto, prima dell’8 settembre 2017, limitando però la sua validità ad una data non successiva al 28 settembre 2020, data che coincide con l’obbligo di installare sistemi di trattamento conformi alle nuove linee guida emanate dall’IMO.

“Ringrazio la nostra Amministrazione – ha affermato Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma – che, tenendo conto delle discussioni in atto in ambito internazionale, ha ben compreso le esigenze degli armatori italiani e con la “disarmonizzazione” consente loro il tempo necessario per poter rispondere adeguatamente alle nuove norme della BWMC”.

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Pubblicato il
20 Maggio 2017
Ultima modifica
26 Maggio 2017 - ora: 13:16

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