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Corsini, ecco il crono-programma

LIVORNO – L’assemblea generale della Spedimar, che quest’anno festeggia il 65° anniversario della sua fondazione, si è tenuta alla Fortezza Vecchia ed ha visto riunite accanto alla presidente Gloria Dari le cariche più importanti del settore e delle istituzioni locali: il sindaco Filippo Nogarin, il presidente dell’autorità portuale di sistema del Tirreno Settentrionale Stefano Corsini, il presidente di Fedespedi Roberto Alberti, quello di Confetra Nereo Marcucci ed il rappresentante della Regione Gianni Anselmi.

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Nella sua relazione morale la presidente ha chiesto una sempre maggiore attenzione alle esigenze delle imprese ed all’efficienza dei servizi del porto evidenziando l’urgenza di  procedere alla realizzazione delle opere necessarie affinché Livorno possa competere con i porti nordeuropei cogliendo l’opportunità dell’inserimento nel corridoio Ten-T Helsinki-Valletta; fra queste i collegamenti ferroviari e viari, la soluzione dei problemi delle porte vinciane, il completamento del microtunnel per consentire l’accesso alle nuove “panamax” in attesa della costruzione della Darsena Europa. In un contesto in cui la complessa questione della concentrazione delle compagnie marittime e dei terminalisti non si arresta e si impone l’esigenza di razionalizzare, ridurre i costi ed aumentare l’efficienza occorrono dunque azioni rapide e concrete per restare sul mercato e soprattutto – ha detto la presidente Dari – è imprescindibile la coesione della Comunità portuale. Una coesione per la quale la presidente si è molto spesa.

Fra le molte questioni aperte e poste sul tavolo nel corso della riunione dai relatori la realizzazione del Centro Servizi, cioè il punto unico di controllo simultaneo delle merci, propedeutico allo Sportello Unico Doganale  (Alberti) e le incognite del settore trasportistico nella sempre più vicina era 4.0 (Marcucci). Da parte di tutti, sindaco, consigliere della Regione e presidente dell’AdSP, è stata confermata la volontà di trasformare i momenti di crisi in opportunità facendo conto anche su un accordo di programma centrato sulla portualità, su fondi regionali dedicati specificatamente alla situazione critica della costa (130 mln) oltre a quelli per lo sviluppo di varie tematiche quali competitività, infrastrutture, cultura (6 mld e 300 mln) e su fondi CIPE stanziati per i porti per circa 500 milioni non ancora utilizzati ed in attesa di progetti.

Nello specifico Corsini ha aggiornato sullo stato dell’arte dei lavori del Sistema che presiede e che – come ha detto – è secondo in Italia per importanza. Il presidente ha informato sulla questione della distribuzione della capacità ferroviaria soprattutto nell’ambito dell’alta velocità riferendo di aver discusso con gli operatori un “piano del ferro” da correlare a quello nazionale e portuale-produttivo mentre auspica che le conclusioni di un intenso dibattito avuto sul tema delle concessioni vengano recepite nel lavoro legislativo attualmente in corso. Aggiornamenti anche sullo sportello unico: a Livorno si sta ultimando l’iter per realizzare il punto di controllo unico che riguarda il settore alimentare mentre permangono per quello amministrativo tante problematiche che saranno affrontate in particolare dal presidente dell’AdSP di Napoli Pietro Spirito. Nell’ottica di affrontare le notevoli complessità di questo tema e dei tanti altri, i presidenti delle AdSP organizzeranno infatti un tavolo permanente con tutte le istituzioni. A buon punto invece il tema dell’innovazione tecnologica con il Port Community System e sempre più avanzato il controllo sulla sicurezza. Dal lato infrastrutture – ha detto ancora Corsini – Piombino è molto avanti nella realizzazione delle installazioni previste dal PRP con importanti società già istallate ed altre che stanno per farlo ed ora occorre concentrarsi sulla parte ferroviaria e soprattutto supportare la decisione del Governo sulla realizzazione della SAT per il collegamento autostradale affinché si abbia un raccordo che consenta l’inoltro delle merci che approdano nei nostri porti per l’esportazione. Anche Livorno ha già enormi potenzialità di sviluppo con l’attuale piano regolatore, ma è necessario che si facciano le opere che sono state programmate con celerità, con una procedura che non presenti il rischio di perdere tempo. Corsini ha più volte sottolineato che ora sono gli imprenditori che devono pensare ad investire in queste iniziative in modo da dare all’AdSP il modo di promuoverle e di arrivare alla loro conclusione. Come tema finale, la mancanza di competitività del contesto costiero regionale: la soluzione si troverà nel dibattito pubblico che ci sarà nel sistema portuale, allargato a un’area vasta, ovvero ad un contesto economico sociale più complesso – ha concluso – che di fatto interessa quasi tutta la Regione.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
17 Maggio 2017
Ultima modifica
26 Maggio 2017 - ora: 13:17

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