I vini italiani senza rivali nella crescita sui mercati
VERONA – Si chiude oggi, con il successo largamente preannunciato, l’edizione 2017 di “Vinitaly”, che ha toccato un nuovo record sia di partecipazione delle aziende, sia di paesi produttori. Tema di discussione anche per i prossimi mesi, il mercato della Cina: un mercato potenzialmente immenso (nel 2016 è arrivato a 120 milioni con una crescita del 33%) che ha visto a Verona una delegazione di acquirenti in rappresentanza di più di mille negozi, una vera e propria “via della seta” potenziale.[hidepost]
Insieme a Vinitaly chiudono oggi anche i saloni paralleli Sol&Agrifood (agroalimentare) e Enolitech (tecniche di viticoltura). Complessivamente si sono sfiorate le 5 mila aziende con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente.
L’export enologico italiano, che vale da solo una bella quota del PIL enogastronomico, è oggi indirizzato fondamentalmente su tre mercati mondiali: Stati Uniti, Germania e Regno Unito, nell’ordine. Le recenti scelte politiche di chiusura dei mercati da parte di Usa (e Regno Unito) pongono la necessità ha detto il presidente di Verona fiere Maurizio Danese – di cercare alternative veloci, e la Cina è tra le più promettenti.
Tutta l’Europa, che ancora oggi giganteggia nella produzione di vini di qualità, è impegnata in questo sforzo, con i 2/3 della produzione mondiale e il 70% delle quote di mercato. Negli ultimi 5 anni il valore delle esportazioni dei vicini europei è cresciuto del 37% con Francia e Italia ai primi due posti. L’incremento più importante nel periodo è stato quello dell’Italia (+43,5% di valore) seguita nell’ordine dalla Spagna e dalla Francia.
Una curiosità per i cultori: la classifica delle migliori cantine dell’anno.
È Banfi di Montalcino ad aprire il palmares come Migliore cantina dell’anno – Gran Vinitaly 2017 nella prima edizione della guida 5Star Wines the Book 2017.
Nella prima guida mai realizzata da una fiera internazionale del vino, Migliori vini 2017 per categoria – bianco, rosato, rosso, dolce frizzante e spumante – sono risultati: Vermentino Di Gallura Docg Vendemmia Tardiva “Sciala” 2015 della Surrau Srl Società Agricola – Arzachena (OT) – Punteggio 95; Lazio Igp Rosato “Albiola” 2016 del Casale Del Giglio Azienda Agricola Srl – Le Ferriere (LT) – Punteggio 92; Barolo Docg Bussia 2013 dell’Agricola Gian Piero Marrone Snc – La Morra (CN) – Punteggio 96; Barolo Docg Bussia 2013 dell’Agricola Gian Piero Marrone Snc – La Morra (CN) – Punteggio 96; Moscadello Di Montalcino Doc Vendemmia Tardiva “Florus” 2014 di Banfi Srl – Montalcino (SI) – Punteggio 95; Colli Piacentini Doc Malvasia Frizzante 2016 della Cantina Sociale Di Vicobarone – Vicobarone Di Ziano (PC) – Punteggio 93; Vino Spumante Di Qualità Brut Rosé “Unique” 2014 di Medici Ermete & Figli Srl – Reggio Emilia – Punteggio 94.
Il Gran premio della giuria è andato alla Vernaccia di Oristano Doc Superiore “Juighissa” 2008 della Cantina della Vernaccia Soc. Coop. Agr. – Oristano – Punteggio 95.
Nella categoria miglior prezzo/piacere, riconoscimento ex-aequo per il Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze Spumante Dry 2016 de Le Bertole Di Bortolin G. & C. Soc. Agr. S.S. – Valdobbiadene (TV) – Punteggio 93 e al Marsala Doc Vergine Riserva Dry 2000 di Carlo Pellegrino & C. S.P.A. – Marsala (TP) -Punteggio 90.
Al Barolo Docg Bussia 2013 dell’Agricola Gian Piero Marrone Snc – La Morra (CN) – Punteggio 96 il riconoscimento Miglior vino italiano – Banco Popolare, per il vino italiano che in assoluto ha ottenuto il miglior punteggio tra quelli selezionati per l’inserimento nella guida 5Star Wines the Book 2017.
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