Vinitaly, un boom ormai mondiale della filiera dei grandi vini italiani
Tre giorni di mostra con oltre quattromila espositori e buyers di centoquaranta paesi

Nella foto: lo stand della Giorgio Gori, uno dei più importanti esportatori di vini italiani nel mondo.
VERONA – La presenza del presidente della Repubblica Mattarella all’apertura della cinquantesima edizione di Vinitaly, è la conferma – se ce ne fosse bisogno – dell’importanza non solo economica, ma anche culturale e d’immagine che il vino italiano ha assunto nel mondo.
Aperto fino ad oggi, mercoledì 13, con una serie di iniziative anche cittadine per valorizzare la manifestazione, Vinitaly è sempre più un appuntamento a valenza davvero globale: oltre 4.100 espositori su 100 mila metri quadrati, con un record sia di presenze che di marchi. L’internazionalizzazione dell’incoming ha superato il 40% da 140 paesi. A Fianco degli espositori, i grandi brand specializzati nel business dell’export e del trasporto specializzato, che confermano l’eccellenza raggiunta anche nella logistica del vino, fondamentale per raggiungere in tempo e nelle condizioni migliori del prodotto i mercati più lontani.
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La grande stampa quotidiana ha dedicato al Vinitaly intere pagine, sottolineando i successi dei prodotti più pregiati italiani – e il record mondiale raggiunto dalle “bollicine” degli spumanti di casa nostra, che hanno battuto anche gli champagne francesi – e ricordando che il settore, a partire dai produttori, non è senza problemi per il peso della burocrazia, la concorrenza spesso spelale con prodotti contraffatti, e le note difficoltà dell’economia mondiale. In questo quadro, il vino italiano nelle sue numerose specialità rimane – insieme all’alta moda e a comparti di nicchia del lusso – uno dei settori che caratterizzano l’Italia all’estero nella sua migliore accezione.
I vari temi sono stati messi in calendario anche per l’incontro dei ministri dell’agricoltura dei paesi più sensibili al comparto, ma anche per dibattiti, approfondimenti, premi alle migliori cantine e analisi delle tematiche del trasporto. Con una preparazione per il grande pubblico e per la città che si è sviluppata già dalla settimana scorsa con i concerti in piazza, gli assaggi, e la campagna della Polizia di Stato dal significativo titolo Enjoy your wine, don’t drink your life, che non ha bisogno di traduzione, e per la quale è statato fornito l’appoggio di una trentina di cantine con i loro prodotti.
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