L’isola-carcere di Gorgona aperta alle visite guidate
Un programma di turismo ambientale con i piccoli traghetti di una società privata – Il rilancio delle produzioni autoctone e l’impiego dei detenuti

L’approdo di Gorgona.
LIVORNO – A cicli ricorrenti, si tenta di aprire almeno parzialmente l’isola-carcere di Gorgona a forme di turismo ambientalista, nella speranza di poter anche rivitalizzare una parte delle produzioni che un tempo erano di supporto ai detenuti e anche agli abitanti. Così nei giorni scorsi la fruizione turistico-naturalistica dell’isola è stata oggetto di un protocollo sottoscritto tra il Comune e l’Ente Parco Arcipelago Toscano.
Il protocollo, ha spiegato alla stampa, è un ulteriore e importante passo per allargare le visite all’isola-carcere. Già l’anno scorso il Comune ha contribuito con un finanziamento di 10 mila euro all’istituzione di un servizio di trasporto marittimo con la società dei traghetti veloci Toscana Mini Crociere, che riesce ad attraccare nel porticciolo isolano. Il servizio sarà ripreso dai prossimi giorni – ha detto il sindaco – sia a vantaggio dei turisti che del personale del carcere e dei (pochi) residenti permanenti.
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Il carcere.
Le nuove regole comportano l’accesso all’isola di gruppi da 25 a 75 turisti alla volta per un massimo di 4 giornate alla settimana, dalla mattina alla sera partendo dalla darsena vecchia del porto di Livorno, davanti al monumento dei 4 Mori. Altre visite potranno esserne concordate con l’ufficio turismo del Comune – cui è passata la competenza, prima a carico della Provincia – per quanto riguarda le scuole.
Il costo dell’escursione è stato fissato a 46 euro a persona. Ci sarà anche un ticket di 6 euro a turista a vantaggio del Parco. Permangono i divieti di balneazione, che potranno però essere rimossi in seguito, sulla base di un’iniziativa avviata con Arpat e Regione Toscana per inserire “alcune spiagge dell’isole nell’elenco nazionale di quelle balneabili”.
Sia il sindaco di Livorno Filippo Nogarin sia l’assessore comunale al turismo Nicola Perullo hanno sottolineato la volontà del Comune di valorizzare il patrimonio naturalistico dell’isola, allargandone la fruizione e la conoscenza. Tante le prospettive in cantiere e altrettante le speranze: dopo l’ottimo successo della viticoltura, in atto anche con l’ausilio dei detenuti, si spera di poter rilanciare l’allevamento e la produzione agricola, da tempo in calo. Il sindaco si è anche detto innamorato della natura selvaggia e immacolata di Gorgona, una bellezza da fruire con il massimo rispetto ma anche con la piena consapevolezza dell’unicità di questo patrimonio.
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