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La sfida

ROMA – La sfida del nuovo codice doganale dell’Unione Europea, che comincerà a dare i primi frutti operativi dal prossimo 1º maggio, è stata sintetizzata nell’incontro all’interporto Vespucci di Guasticce dalla relazione della dottoressa Teresa Alvaro, direttore centrale delle tecnologie per l’innovazione dell’Agenzia delle dogane.
[hidepost]Ricca di slides e di grafici, la relazione ha fatto capo al testo integrale che è da fine febbraio sul sito web delle Dogane, sotto il titolo “Implementazione UCC strategia e piano operativo”.
Si parte dall’affermazione che “la piena e completa applicazione del Codice avrà luogo al termine del processo di realizzazione dei sistemi informatici a supporto guidato del Work Programme, ad oggi prevista al 31 dicembre 2020”. Quindi le misure transitorie (TDA) hanno un tempo di applicazione di poco più di quattro anni.
Dal 1º maggio 2016 le disposizioni da applicare riguardano l’eliminazione della procedura di domiciliazione, che interessa circa l’85% delle dichiarazioni (nel 2015 sono state 4,5 milioni di dichiarazioni import e 11 milioni in export). La presentazione della documentazione a sostegno della dichiarazione avverrà solo in caso di controllo.
Fuori dall’analisi tecnico-operativa dei dettagli delle nuove disposizioni, che esula da questo articolo, si riportano i punti salienti delle “valutazioni di impatto” fatte dalla dottoressa Alvaro. La nuova regolamentazione, dice il documento dell’Agenzia determina “contenuti impatti sull’utenza in import ed export; il mantenimento delle facilitazioni nazionali (controllo di ammissibilità, sportello unico doganale, fast corridors, sdoganamento in mare, etc.) e di quelle in via di estensione (controllo automatico della liquidazione dei diritti); opportunità di concedere ulteriori facilitazioni grazie al livello di digitalizzazione raggiunto dalla dogana italiana, anticipando lo sviluppo di eCustoms.
Quindi dal 1º maggio le dichiarazioni di import/export in procedura domiciliata saranno trasformate dall’Agenzia in “dichiarazioni normali di dogana” con merci presentate “in altro luogo approvato dalle autorità doganali”.
Le facilitazioni per gli operatori doganali, secondo il documento dell’Agenzia, sono anche la conseguenza dell’eliminazione di una notevole parte cartacea, sostituita da “colloqui” via web tra uffici. Con il “paradigma ONCE” che viene finalizzato con un unico invio e unico controllo contro gli attuali possibili 18 controlli. Sarà una rivoluzione.

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Pubblicato il
12 Marzo 2016

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