LIBRI RICEVUTI
Cristiano Bettini “Oltre il fiume Oceano” (Laurus Editore)
Nella sintesi del frontespizio di copertina di questo ponderoso volume di oltre 500 pagine, si definisce il tema portante del lavoro dell’ammiraglio di squadra Cristiano Bettini come “il modello di proiezione romano alla prova d’oltremare raccontato da un marinaio”.
E l’autore, che conosco personalmente da decenni, non è un marinaio qualsiasi: perché oltre ad essere arrivato al più alto grado della gerarchia militare nella nostra marina Militare, Cristiano è un appassionato velico, ha condotto le navi scuola a vela in giro per gli oceani, e quando comandava l’Accademia Navale di Livorno passava spesso le sue ore di riposo tirando bordi in solitario verso la Meloria su un cutter d’epoca che tutti gli invidiavamo.
Malgrado questa premessa, non bisogna credere però che “Oltre il fiume Oceano” sia solo un esercizio di bravura nella ricostruzione delle imprese marittime dell’antica Roma, in particolare delle tre spedizioni – due delle quali condotte da Cesare – alla scoperta e poi alla conquista della Britannia.
[hidepost]“Bettini – scrive nella postfazione il professor Corrado Petrocelli, ordinario di filologia classica dell’università Aldo Moro di Bari (e rettore di quella di San Marino) – ha saputo felicemente coniugare l’esperienza illuminata di una carriera di altissimo livello con il respiro intellettuale, il solido variegato bagaglio culturale e la curiosità propria dello studioso di scandagliare, confrontare, interpretare fonti e testimonianze, sempre con una significativa visione interdisciplinare”. Bisogna leggerle, con la calma dovuta ad un’opera preziosa da centellinare, queste pagine dove il militare moderno riesce a coinvolgerci non solo nella complessa logistica di spedizioni di decine di migliaia di uomini attraverso un mare che era considerato la fine del mondo (il “fiume Oceano” degli antichi, che cingeva le terre abitate e oltre il quale c’era solo il terrore degli inferi, dei mostri marini, della dannazione) ma anche nei raffronti del legionario romano – piccoletto, tarchiato, spesso denutrito ma orgoglioso d’essere Cives – con i supernutriti e super allenati marines Usa o inglesi. Che della logistica di Cesare, della stessa scienza dell’alimentazione in battaglia, persino del peso sopportabile durante le marce affardellati, hanno fatto e continuano a fare tesoro.
Difficile, per il resto, recensire nei nostri spazi un libro che potrebbe essere una mezza dozzina di libri; uno per ciascuno dei principali capitoli. Che sono, profondamente studiati e brillantemente sviluppati: La marina e la flotta romana a cavallo dei due millenni. Il fiume Oceano e il canale della Manica. Il sostegno logistico oltremare: un moderno dispositivo expeditionary. Cesare e le prime due spedizioni in Britannia. Claudio: una spedizione in profondità. Costanzo Cloro difende l’impero. E poi, in una specie di appassionante appendice per chi ama il mare e le navi d’ogni tempo, l’architettura e la costruzione delle navi romane, Per finire con le tavole altrettanto appassionanti degli scritti: tanto per citarne un paio, le retribuzioni dei legionari romani e il costo della vita (rapportate alle paghe e ai costi d’oggi), le macchine belliche, il cavallo romano antico. E mi fermo, perché non voglio rovinare il piacere della scoperta di un libro tanto prezioso quanto documentato e ben scritto.
Antonio Fulvi
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