Monti: conferma ai veleni
Falliti i tentativi di disarcionarlo attraverso la Corte dei Conti – La conferenza stampa del neo commissario

Pasqualino Monti
CIVITAVECCHIA – Il comunicato ufficiale è anodino: “il ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio ha nominato Pasqualino Monti commissario straordinario dell’Autorità portuale di Civitavecchia fino alla nomina del nuovo presidente e per un periodo non superiore a 6 mesi, così come previsto dalla normativa vigente”. Punto e basta.
Poi, nel pomeriggio di lunedì, a stretto seguito del comunicato, Monti ha tenuto una conferenza stampa e sì è tolto qualche sassolino dalle scarpe. Perché la sua nomina a commissario, dopo due settimane dalla scadenza come presidente, ha avuto un accompagnamento di polemiche, di accuse, di gossip e di ricorsi che non ha certo reso serena l’attesa: né la sua, né quella del cluster portuale locale, fatto dei più importanti gruppi armatoriali e logistici.
[hidepost]Per valutare la portata delle polemiche che hanno accompagnato lo scontro di poteri tra chi ha sostenuto la candidatura Monti e chi voleva affossarla – con tanto di ricorsi alla Corte dei Conti, memorie al ministro e siluri di vario tipo – anche la voce messa in giro che se non riconfermato a Civitavecchia Monti avrebbe puntato alla presidenza del sistema portuale Livorno-Piombino una volta scaduti i sei mesi di commissariamento Gallanti. Ovvio che a Gallanti – deciso come non mai a rimanere in corsa – la chiacchiera non sia piaciuta, anche se ha signorilmente glissato. Ma è il segnale di un clima che probabilmente vedrà ancora veleni a piene mani, finché la riforma non diventerà (se lo diventerà) atti concreti.
Nella sua conferenza stampa subito dopo la nomina a commissario, Pasqualino Monti ha voluto contestare, con alcuni passaggi di duro sarcasmo, la campagna che gli era stata scatenata addosso poco prima della scadenza del mandato. Una campagna – ha detto – alle accuse, alla quale è stato risposto con esaurienti documentazioni, nella consapevolezza di “aver agito sempre nella massima correttezza istituzionale”. Monti ha anche ricordato le realizzazioni che i porti di Roma hanno avviato – e in molti passaggi concluso – nei suoi quattro anni di primo mandato. Ha voluto infine ringraziare il ministro Delrio della fiducia accordatagli nel confermarlo commissario fino alla realizzazione della riforma.
“Contro di me sono arrivate azioni di una violenza inaudita – ha detto ancora Pasqualino Monti – con attacchi personali, fango e minacce. A volte ho pensato di abbandonare la macchina, ma poi ho pensato di continuare con la testa alta di chi sa di aver agito correttamente”. Ed ha concluso: “Chi pensa di potermi fermare con calunnie e minacce sbaglia di grosso: voglio dire a chi manovra contro di me – ha aggiunto – che quando mi difendo metto in campo azioni specifiche. Siamo arrivati alla conclusione: a breve ne sentiremo delle belle e arriverà la giustizia a fare il suo corso”.
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