Le criticità e le soluzioni per l’area costiera toscana
L’analisi dei consiglieri regionali Anselmi e Gazzetti – L’arretratezza dell’area sul piano delle infrastrutture logistiche – Le “porte vinciane” e l’impegno del governatore Rossi
LIVORNO – Lo sviluppo dell’area costiera toscana è stato il tema della recente conferenza organizzata dalla presidente del Club labronico Maria Gloria Giani Pollastrini. Invitati a discuterne di fronte ad una platea qualificata e numerosa i consiglieri regionali Gianni Anselmi e Francesco Gazzetti, membri della Commissione per la ripresa economico sociale per la Toscana costiera.
[hidepost]Secondo Anselmi “C’è un’intesa di avanguardia che pone la Regione Toscana in testa all’innovazione nazionale con una collocazione del nostro sistema costiero fra i protagonisti dell’economia logistica europea. All’interno della regione stessa si ha un integrato e cruciale sistema Livorno-Pisa arricchito dalle sue importanti propaggini di Piombino e Carrara”. E nel concreto, con riguardo alle infrastrutture, il consigliere ha ricordato che nel livornese dal lato ferroviario si sta realizzando il collegamento verso Collesalvetti e Pontedera mentre a Piombino c’è una progettualità per portare i binari fin sulle banchine. Altre necessità in questa zona restano la connessione del porto con la dorsale tirrenica attraverso la statale 398 ed una modernizzazione dell’accessibilità al sistema costiero regionale. Per queste imprese si attendono i finanziamenti per poi procedere con le gare di appalto; si attende quindi il piano del ministro Delrio, annunciato come imminente, affinché la Regione possa fare la sua parte utilizzando i fondi comunitari transfrontalieri del piano 2016-2020. Altra questione ricordata da Anselmi quella delle bonifiche – per la quale è attesa a breve la nuova normativa – determinante sia vista da lato terra che da lato mare intendendo con questo che i fanghi, per la parte di essi che risulterà più pulita, potranno essere riutilizzati per il ripascimento e quindi rappresentare un’opportunità per il nostro territorio soggetto ad erosione marina.
Interpellato sulle nomine dei vertici delle future Autorità portuali di sistema – ad oggi sembra che dovrà essere il ministro a scegliere, sentito il parere del presidente della Regione – il consigliere Anselmi si è espresso auspicando che per la selezione di questa figura istituzionale vengano tenute in considerazione la competenza e la “visione” ma anche la “connessione” con il territorio.
Francesco Gazzetti ha illustrato invece il funzionamento e le attività della Commissione – voluta dal presidente Rossi e dal suo partito politico – sostenendone la positività. Uno dei passaggi fondamentali che la commissione ha avuto per la delineazione del quadro di riferimento del suo lavoro – ha detto Gazzetti – è stato la consultazione con l’IRPET (Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana), al quale è stato chiesto uno studio approfondito per vagliare le criticità della zona e stabilire le priorità negli interventi. Da questa analisi è emerso un arretramento, negli ultimi anni, della zona costiera rispetto alla zona centrale e si è evidenziata la necessità di minimo 18.000 nuovi posti di lavoro per strutturarla all’altezza di quest’ultima. Sono stati così auditi proprio nei giorni scorsi i sindaci di Pisa, Livorno, Piombino, Grosseto, rappresentanti di aree con esigenze diverse tra loro, per cercare di individuare progetti mirati. Vince, secondo Gazzetti, la cooperazione territoriale per fare della Toscana una regione europea. Proprio su questo punto è intervenuto dalla platea Mario Gambacciani, della AMT – Associazione Mobilità e Trasporti della Toscana, ricordando che nella classifica europea della dotazione infrastrutturale la Toscana è al 104 posto (ultimo studio Confcommercio-Isfort), e che necessiterebbe, in previsione della realizzazione della Darsena Europa e del conseguente auspicato salto di qualità, una visione con ampi orizzonti che preveda efficaci collegamenti verso il corridoio scandinavo.
Nel corso della serata anche i vertici della Autorità portuale livornese, il presidente Giuliano Gallanti ed il segretario generale Massimo Provinciali, hanno portato il loro contributo all’informazione confermando che per la spinosa questione delle Porte Vinciane c’è stata la promessa formale da parte della presidenza della Regione – pur in mancanza, ad oggi, di delibera ufficiale – di trasferirne la gestione dal Canale dei Navicelli all’Autorità portuale, inserendo il provvedimento nella Finanziaria di fine anno. Con questo si eviterà di vanificare in breve tempo i futuri investimenti in dragaggi (è prossima una gara dal valore di 14 milioni di euro che permetterà di dragare, fra circa sei mesi, 700mila metri cubi di fanghi dal Terminal Darsena Toscana). E sulla dibattuta questione dell’aumento della profondità dei fondali per la Darsena Europa le cui banchine saranno basate a 20 metri di profondità, quindi oltre i 16 metri (17 nel canale di accesso) previsti dal PRP, è stato spiegato che si è voluto recepire il parere del Consiglio dei lavori pubblici per essere pronti in caso di future esigenze che sono comunque ritenute improbabili dal segretario Provinciali, data l’attuale tendenza alla riduzione del fenomeno del gigantismo navale.
Ad inizio serata erano stati presentati dalla presidente Giani i nuovi soci Massimiliano Lupi – capopilota del Porto di Livorno, Emiliano Parziale – titolare della GETRA Spedizioni – Paolo Scarpellini – manager della Port Community System e responsabile progetti europei e strategici della APL, Elisa D’Alesio – Gruppo D’Alesio ed i due nuovi soci onorari comandante Vincenzo Di Marco – direttore Capitaneria di Porto di Livorno e Gina Giani – amministratore delegato di Toscana Aeroporti.
Cinzia Garofoli
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