Colpo grosso per la “DCS Liburnus Project” trasporto via mare della maxi-fresa TBM
I giganteschi pezzi sbarcheranno il 10 agosto al terminal Docks Etruschi provenienti da Anversa – L’alta professionalità della società labronica del gruppo Del Corona & Scardigli nel project cargo – Gli impegni in corso dall’Algeria agli Usa

Alessio Bianchi
LIVORNO – E’ stata affidata alla DCS Liburnus Project l’organizzazione del trasporto dei mezzi e delle attrezzature pesanti necessarie alla realizzazione di una delle più grandi opere infrastrutturali italiane attualmente in costruzione (valore di 1,5 miliardi di euro): il passante ferroviario di Firenze.
A parlarcene, giustamente orgoglioso, è Alessio Bianchi, amministratore delegato della società specializzata da sempre in quella branca del project cargo legata ai general contractors, ovvero alle grandi realtà imprenditoriali che realizzano infrastrutture civili in zone spesso disagiate, con difficoltà dei trasporti, sia per le dimensioni e le tipologie delle merci che, talora, per la difficile viabilità.
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Un particolare della maxi-fresa TBM.
La società vanta un’esperienza di quasi quarant’anni; nasce nel 1976 come Liburnus Srl ed acquisisce nel tempo una grande competenza in questo particolare settore distinguendosi per la validità dei suoi studi di fattibilità, creati in collaborazione con gli uffici tecnici delle aziende clienti quali l’Astaldi, le Condotte d’Acqua, la Cimolai ed altre ancora, giocando un ruolo importante ai fini della loro aggiudicazione degli appalti in fase di gara. Dallo scorso anno entra a far parte del Gruppo Del Corona & Scardigli, global logistic provider di primaria importanza (oltre 30 uffici nel mondo, più di 250 impiegati) e diventa DCS Liburnus Project. In questo modo la DCS Liburnus Project realizza il raggiungimento degli obiettivi prefissati delle due congiunte realtà: da una parte completare l’offerta dei servizi e internazionalizzare il proprio lavoro alla specializzata in project cargo e dall’altra godere delle economie di scala del grande gruppo. Una sinergia questa, che consente di sviluppare e seguire la spedizione in tutto il suo percorso e di offrire al cliente un servizio “chiavi in mano”, grazie alla presenza dei tanti uffici nel mondo.
Oggi la DCS Liburnus Project cura per i suoi clienti la spedizione di tutto il repertorio dei macchinari per il movimento terra (escavatori, cingolati, etc.), carpenterie molto importanti (per la costruzione di ponti, viadotti autostradali e ferroviari, hangar), la spedizione dei macchinari ferroviari che servono alla posa dei binari, ed inoltre le TBM (Tunnel Boring Machines).
Alle competenze tecniche operative affianca una delicata funzione di expediting per l’analisi, il controllo e la redazione dei documenti di spedizione, fornendo questo servizio in outsourcing per i propri clienti.

La maxi-fresa TBM.
“Le TBM sono una peculiarità di settore in cui abbiamo un livello di competenza e qualifica primari – ha detto Bianchi – tanto da portare il produttore stesso a caldeggiarci al cliente, questo ci consente di ottenere una grande fetta del lavoro di questa specifica nicchia; attualmente siamo appunto impegnati nel trasporto speciale della TBM che sarà utilizzata per realizzare i 6 chilometri delle due gallerie di collegamento tra la stazione di Campo di Marte e quella di Santa Maria Novella, opera necessaria a sbloccare il ganglo di rallentamento nella tratta nord sud dell’alta velocità, presente al momento nell’area fiorentina”.
La fresa, commissionata da Ergon (Condotte d’Acqua) alla costruttrice tedesca Herrenknecht, è stata avviata su camion per i pezzi che lo consentivano e sono già stati effettuati 30 viaggi, mentre i tre pezzi più grossi (il solo gruppo motore ha un peso di 145 tonnellate) hanno richiesto una soluzione particolare: prima caricati su chiatta hanno così viaggiato sul Reno fino al porto di Anversa, di lì caricati su nave noleggiata allo scopo sono ora in navigazione ed attesi per il 10 agosto al Terminal Docks Etruschi nel porto di Livorno. Da Livorno, un vettore su gomma per i grandi trasporti, li farà quindi giungere alla destinazione finale di Campo di Marte. Tutte le delicate fasi delle operazioni sono seguite personalmente dal manager Alessio Bianchi.
La DCS Liburnus Project vive una fase di espansione – dal maggio scorso è anche membro ufficiale del “The Heavy Lift Group” – un’associazione molto selettiva di professionisti del settore – e prevede a breve un ampliamento nell’organico; fra gli ultimi contratti acquisiti una commessa in Oman (nel settore dell’Oil & Gas) e, mentre già sono in corso di svolgimento lavori in Algeria, Turchia e Stati Uniti, molti altri progetti sono attualmente in fase di gara.
C.G.
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