Assoporti in attesa del “Verbo”
ROMA – Sarà, come tutti sperano, l’occasione di un chiarimento ufficiale ed esaustivo sulla riforma dei porti? L’assemblea delle Autorità portuali, confermata per mercoledì prossimo 22 luglio, è in attesa del “Verbo”, cioè del progetto completo e ufficiale del governo in merito.
[hidepost]E intende aprire anche un confronto con i grandi porti europei sulle formule di efficienza e competitività. Si è detto a più riprese che siamo ormai in un sistema europeo integrato, dove la macro-economia e le sue leggi non possono essere ignorate dai singoli stati membri: e sulla portualità la riforma avviata dal governo italiano dovrà chiarire come e quanto si armonizza con gli indirizzi della commissione di Bruxelles sui sistemi logistici. Il tentativo di dare risposte è lodevole: e l’assemblea di Assoporti vedrà infatti la partecipazione, oltre che del ministro Graziano Delrio, anche del direttore generale porti della Ue, Dimitrios Theologitis, del presidente di Espo, del direttore generale di Intermed e del direttore generale del porto di Rotterdam. I temi sul tappeto sono quelli più scottanti: l’autonomia, la governance, la logistica, e i rapporti fra Autorità portuali e governo in vista dello sprint finale del Piano della logistica e dei porti. L’impegno di Assoporti c’è: come anche la legittima preoccupazione dei tanti presidenti (o commissari governativi) che non sanno bene come finiranno le proprie strutture, in un quadro ancora molto confuso (volutamente?) sugli accorpamenti e sui macro-sistemi logistici. Preoccupazione anche per le “secessioni” in atto, sebbene qualcuno abbia sussurrato che forse potrebbero rientrare se venissero accolte alcune delle richieste programmatiche dei “secessionisti” Merlo e Di Marco. Non manca, in sostanza, la suspense.
A.F.
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