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Logistica Livorno secondo Collesalvetti

Proposte e prospettive con al centro l’Interporto Toscano “Amerigo Vespucci” di Guasticce e nuove aree raccordate dai binari alla linea ferroviaria nazionale – Le sinergie

Lorenzo Bacci

LIVORNO – Nell’ultima riunione del Propeller livornese il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci è stato invitato dalla presidente Maria Gloria Giani Pollastrini a riferire su quanto si sta progettando per lo sviluppo del territorio livornese. Uno sviluppo dal quale non si può più prescindere poiché il sistema economico dell’area Livorno-Collesalvetti, in perdurante crisi, vede attualmente circa 6.700 iscritti nelle liste di mobilità provenienti in larga parte dai settori, maggiormente colpiti, della componentistica e dell’auto (ed uscendo dall’orbita dei settori di nostro riferimento: proprio in questi giorni 350 lavoratori di un’altra realtà, il call center People Care a Guasticce, vivono momenti drammatici: il 3 marzo scadranno i termini legali per impedire il loro licenziamento ed a fine maggio saranno disoccupati se Seat nel frattempo avrà valutato di non poter rinnovare per altri sei mesi la commessa di lavoro all’azienda).
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Nella foto: (da sinistra) Lorenzo Bacci, Maria Gloria Giani e Lino Capozzi.

In questo contesto che vede mancanza di lavoro, disimpegno di industrie produttive ed impoverimento della filiera industriale è a rischio anche la tenuta sociale del territorio. Bacci ha parlato della bozza di questo programma, che è attualmente in fase di discussione con Governo, Regione ed Autorità portuale di Livorno, facendo presente quanto sia necessario giungere prima possibile ad una progettualità concreta che sia in grado di intercettare e recepire l’aiuto del Governo prima che questo, in una fase di forte interventismo a sostegno della crisi, venga dirottato verso altre realtà con progetti più chiari e condivisi dei nostri. Il sindaco individua la responsabilità della stasi livornese nella pregressa incapacità di esprimere le potenzialità di quel naturale hub logistico consistente nell’immensa distesa di pianura che il porto ha alle sue spalle; altrove nel frattempo il mondo si è mosso, e velocemente. Ma non tutto è perduto dato che ora il Governo ritiene sia giusto stanziare risorse verso la nostra area in considerazione di un congestionamento dei porti nord europei e, contemporaneamente, del verificarsi di una serie di flussi di traffici e di dinamiche legate alla logistica nel nostro territorio che mettono in luce come esso sia strategicamente posizionato. Anche l’inserimento di Livorno nelle reti Ten-T – unica opportunità per beneficiare dei finanziamenti della comunità europea – è dovuto proprio all’esistenza del suo retroporto in quanto permette di dare soluzione alla mancanza strutturale dei piazzali nello scalo labronico con la conseguente possibilità di crescita dei traffici contenitori.
Nell’accordo di programma, che sarà discusso e concluso il 2 marzo nell’incontro con la Regione Toscana, è previsto il progetto del valore di 14 milioni di euro per completare quel piccolo tratto, oggi mancante, del collegamento ferroviario fra porto ed interporto che permetterà di dare finalmente un senso a questa seconda area che, viceversa, rischierebbe di morire vanificando tutti gli investimenti finanziari finora fatti su di essa. L’Interporto Vespucci – secondo Bacci – sarà a quel punto la sponda del porto così come lo sarà la futura Darsena Europa e si assisterà ad un cambio di prospettiva: le merci che dovranno essere lavorate o stanziate saranno accolte dal retroporto mentre la Darsena Europa, con i suoi enormi piazzali, sarà il teatro ideale per l’intermodalità del trasporto merci.
Il rinnovato interesse per Livorno nasce da questi progetti, inseriti nel Piano regolatore portuale, e dall’accordo che prevede finanziamenti certi per la loro realizzazione. Con l’ingresso di Collesalvetti nel Comitato portuale livornese, con la variante del piano strutturale conclusa che consente di mettere a disposizione degli investitori ad uso industriale i macro-lotti dell’Interporto Toscano Amerigo Vespucci e con l’inserimento di Collesalvetti nel sistema di “area di crisi industriale complessa”, che facilita l’ottenimento dei finanziamenti del Governo qualcosa è cambiato – ha detto il primo cittadino colligiano – ed in positivo. Sarà perciò importante esprimere con sempre più forza l’integrazione fra porto ed interporto anche attraverso l’inserimento nell’accordo di una clausola che preveda la redazione condivisa dalle due amministrazioni del prossimo Piano Strutturale. In conclusione di relazione Bacci ha auspicato una regia globlale, come si è verificata per Piombino, per attrarre investimenti, che si caratterizzi per imparzialità nell’ottica del bene comune, identificabile, secondo il suo parere, con la guida della Regione. Molte altre le considerazioni ed i contributi che sono seguiti, sia dal presidente dell’Interporto Vespucci Federico Barbera che ha manifestato soddisfazione dopo una lunga fase difficile in cui il problema – ha riconosciuto – è stato fondamentalmente nell’equivoco iniziale ovvero nella difficoltà di svolgere in modo ottimale la funzione stessa di interporto vista la rottura di trasporto dopo 7 km e che ha ventilato l’opportunità di costruire una nuova piattaforma logistica in un terreno di 400/500 mila mq del comune di Collesalvetti da raccordare con la linea ferroviaria nazionale. Nei loro interventi il presidente dell’Autorità portuale Giuliano Gallanti ed il segretario generale, Massimo Provinciali, hanno allargato il discorso alle prospettive ricordando le connessioni con il territorio pisano e la sinergia rappresentata dal vicino aeroporto. Un insieme di strutture che, se ben collegate, non possono che fare delle nostre aree un importante polo del traffico.
In chiusura di serata la presidente Giani ha presentato il nuovo socio dottor Sergio Marino.
Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
28 Febbraio 2015

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