Assiterminal contro il MISE: salta il decreto
ROMA – Com’era prevedibile, sono dure le reazioni del cluster marittimo-portuale sulla bozza di decreto del ministero dello Sviluppo Economico che riguarda anche la concorrenza nei porti.
[hidepost]In una sua nota, Assiterminal “non condivide diversi dei contenuti inseriti nella bozza di schema di DDL, predisposto ad iniziativa del MISE. In particolare, non condivide ed è molto preoccupata per l’ipotesi di revoca della stragrande maggioranza delle concessioni in essere, rilasciate ai terminalisti portuali in base alle pertinenti norme del Codice della Navigazione e del relativo Regolamento, ma senza esperimento di gara ad evidenza pubblica; è altresì preoccupata della ipotesi di abolizione del lavoro temporaneo portuale, di cui all’art. 17 della L. 84/94”.
La conseguenza di siffatte misure – continua il documento di Assiterminal- “che violano pattuizioni vigenti, sarebbe un caos nell’intera portualità nazionale, comporterebbe l’instaurazione di pesanti contenziosi nei confronti della pubblica amministrazione, incertezze negli assetti operativi, perdite di traffici e di occasioni di lavoro, nonché di investimenti da parte dei privati italiani e stranieri; l’immagine dell’intero Paese sarebbe fortemente danneggiata, confermando l’incertezza del diritto che spesso viene attribuita all’Italia”.
Assiterminal ha chiesto quindi al ministero delle Infrastrutture di intervenire prontamente per bloccare questa irrazionale e dannosa iniziativa.
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Dalle ultime notizie ancora non ufficiali sembra che l’appello di Assiterminal e la “rivolta” del cluster portuale e dello stesso ministero delle Infrastrutture abbiano raggiunto il risultato di congelare – o addirittura di far ritirare – la bozza di decreto del MISE.
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