Spediporto ospita Clecat su sicurezza e cybercrimes
Come difendere il mondo dello shipping dalle frodi informatiche – La pirateria sul web
GENOVA – Per la prima volta in assoluto il Clecat, l’organismo che a livello europeo rappresenta in venti paesi dell’unione oltre 19 mila imprese di spedizioni internazionali e di logistica (con oltre un milione di dipendenti diretti) si è riunito a Genova, presso la sede della Spediporto, con le sue tre più rappresentative commissioni di lavoro: quella marittima, quella aerea e la commissione sicurezza. Al centro del dibattito tra gli spedizionieri europei il delicato, quanto attualissimo, tema della sicurezza e della prevenzione dei reati informatici che, con sempre maggiore frequenza, stanno coinvolgendo anche il mondo dello shipping.
[hidepost]“Le frodi informatiche – commenta il presidente di Spediporto Maurizio Fasce – anche nel nostro settore sono in continuo aumento. E non parliamo solo di crimini che possono colpire le transazioni bancarie per il pagamento delle merci e dei noli. Non possiamo infatti dimenticare che la polizza di carico è di per sé un titolo di credito, e quindi potenzialmente soggetta a rischio di frode. Da qui la necessità per gli spedizionieri di dotarsi di adeguate coperture assicurative per la responsabilità vettoriale, ma non solo”. “E’ la prima volta – prosegue Maurizio Fasce – che il settore dello shipping in Liguria entra in un’analisi di dettaglio su questo delicato tema già oggetto di numerosi studi ed approfondimenti condotti a livello internazionale”.
E’ importante osservare, commenta ancora Maurizio Fasce, come “Gli attacchi alla sicurezza informatica negli ultimi anni sono cresciuti in maniera esponenziale. Secondo l’ultimo rapporto Clusit (Associazione Italiana per la sicurezza informatica) 2012, presentato al World Economic Forum, analizzando le 50 principali minacce globali dei prossimi 10 anni e classificandole per impatto e probabilità, nella sezione “Rischi tecnologici”, al primo posto vengono proprio i cybercrimini. Un altro importante rapporto, quello del 2012 del Norton Cybercrime, ha calcolato che i costi diretti associati ai crimini informatici contro gli utenti consumer a livello mondiale sono stimati in circa 110 miliardi di dollari all’anno”.
In prima fila a contrastare il fenomeno della pirateria informatica e dei cyber pirati sono gli Stati Uniti. Ancora recentemente il presidente Barak Obama ha indicato tra gli interventi prioritari del suo governo anche quello legato alla sicurezza dei sistemi informatici dagli attacchi dei cyber pirati. Priorità e tesi avvalorata anche da un recente studio dell’International Maritime Bureau che ha classificato come mal spesi ben 1300 milioni di dollari dell’amministrazione americana che ha generato sistemi informatici, nel settore dei trasporti, facilmente penetrabili da hackers dotati di sistemi informatici del valore di poche migliaia di dollari.
“Ritenevamo importante portare a Genova questo tavolo – commenta ancora Maurizio Fasce – anche in considerazione del grande sforzo che lo scalo genovese sta conducendo, anche in termini di sicurezza informatica, al fine di offrire alla merce ed agli operatori migliori servizi. Questi incontri hanno consentito a Spediporto di toccare con mano e verificare le ipotesi ed i contenuti di alcune iniziative europee che vogliono salvaguardare il settore dello shipping dagli assalti informatici”.
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