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Zim torna “a casa”

La festa al TDT e l’incontro a Palazzo Rosciano

Giuliano Gallanti (a sinistra) e Saar Dotan.

LIVORNO – Nel giorno dell’atteso ritorno, mercoledì scorso, di Zim a Livorno, il n.1 in Europa della compagnia di Haifa, Saar Dotan, ha incontrato a Palazzo Rosciano il presidente dell’Authority, Giuliano Gallanti prima della festosa cerimonia in TDT, diretta da un emozionato Luca Becce alla presenza dell’intero Gotha del porto.
L’incontro a Palazzo Rosciano che ha preceduto di poche ore l’attracco in Darsena Toscana della Zim Monaco – evento clou che è stato salutato dalla cerimonia sul terminal alla presenza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, del vescovo Giusti, del sindaco Nogarin, del presidente della Provincia Kutufà, dell’ad di Fs Elia e del presidente di Assiterminal Conforti – ha permesso ai rappresentanti dell’armatore israeliano e ai vertici dell’Autorità portuale di fare il punto della situazione sulle prospettive di sviluppo dello scalo labronico.
I dragaggi, con in testa l’approfondimento dei fondali del Molo Italia e dell’imboccatura Sud; l’allargamento del canale di accesso, con l’intervento di interramento dei tubi dell’Eni (opera che andrà avanti a prescindere dalle incertezze sul futuro della raffineria di Stagno), la Piattaforma Europa e il raccordo ferroviario tra la Darsena Toscana e la linea ferroviaria nazionale, sono stati tra i temi al centro della riunione.
[hidepost]E lo stesso Luigi Negri, presidente di GIP, ha definito l’ormai prossimo raccordo ferroviario del TDT senza rotture di carico da nave a binario, come una soluzione “fantastica per il porto”, che diventerà così il primo in Italia ad offrire questo importante servizio.
A Palazzo Rosciano Gallanti, che ha parlato del ritorno di Zim come di un segnale di rinnovata attenzione da parte dei big operator verso il porto livornese, ha messo l’accento sull’importanza del nuovo servizio Mes (Mediterranean Us East Coast) che la compagnia israeliana svolge in joint con Hapag Lloyd e che andrà ad incrementare i rapporti commerciali tra il porto della città dei Quattro Mori e gli Stati Uniti: «Livorno is back on the map – ha detto il numero uno dello scalo labronico -, la rinnovata collaborazione con la Zim rafforza il nostro porto, che torna così ad essere uno dei punti di riferimento per i traffici destinati ai mercati americani. Ora possiamo guardare al futuro con una maggiore fiducia, molto abbiamo fatto e molto c’è ancora da fare per tornare ad essere veramente competitivi».
Saar Dotan, che si è presentato a Palazzo Rosciano assieme al direttore generale di Zim Italia, Gal Sacham, al port captain di Zim Europa, Elio Stefanini, al presidente e al responsabile a Livorno dell’agenzia Medov, rispettivamente Giulio Schenone e Stefano Salvestrini, ha ammesso di aver apprezzato gli sforzi che dal 2011 in poi l’Autorità portuale ha sostenuto per rilanciare il porto sul mercato internazionale, ma ha anche sottolineato che diverse sono le criticità di cui soffre ancora oggi lo scalo, a cominciare dalle restrizioni per l’accesso al porto industriale e ai costi dei servizi tecnico nautici: «Oggi siamo qui grazie all’accordo con Hapag Lloyd – ha detto – auspichiamo che la situazione a Livorno continui a migliorare».
Nel clima festoso e vagamente euforico, le parole di Saar Dotan sono state beneauguranti, ma anche molto realistiche: Zim torna a casa, ha detto, e auspica di fare di Livorno ancora una volta l’home port”: ma la concorrenza si fa sempre più dura e ci sono tre problemi che Livorno deve risolvere al più presto: i fondali, l’alto costo di alcuni servizi, il totale accesso di notte. E il richiamo ha battuto sui tempi: presto, bisogna fare presto. Con un sottinteso: il ritorno di Zim “a casa” è legato al joint con Hapag-Lloyd ma non è detto che sia un obbligo. Giova ripetere: presto, non c’è tempo da perdere.
Da parte sua il presidente della Regione Enrico Rossi ha dichiarato che il suo ente è pronto a fare la propria parte per la Piattaforma Europa e si è rivolto al premier Renzi invitandolo a dare concretamente una mano, con il governo, anche alla soluzione delle problematiche della costa, in particolare al “sistema” tra porto, aeroporto e interporto.
La Zim Monaco ha operato martedì in Darsena Toscana: lo schedule prevede la rotazione successiva di Zim Texas, poi Zim Tarragona e la Zim Luanda. Le containership, tutte di media grandezza (circa 4000 teu), operano nel servizio Mes e scalano nell’ordine Valencia, Tarragona, Livorno, Pireo, Haifa, Livorno, Genova, Barcellona, Tarragona, Valencia, New York, Norfolk, Savannah, e di nuovo Valencia.

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Pubblicato il
4 Ottobre 2014

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