“Far sistema per l’ambiente mare”
Cambieranno le metodologie dei programmi di monitoraggio costieri con forte coinvolgimento delle istituzioni territoriali

Silvia Velo
ROMA – Si definiscono i temi più significativi anche per la portualità che verranno trattati al RemTech di Ferrara, presso l’Ente Fiera, da mercoledi prossimo 17 al venerdi sucessivo. Ed è significativo che il saluto inaugurale sarà, come da programma, del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Riqualificazione del territorio, bonifiche sia terrestri che costiere, interventi sulle aree contaminate sono i temi della rassegna; che avrà una sessione specializzata, “Coast Esonda” sul dissesto idrogeologico e la prevenzione dei rischi connessi, nella quale interverrà sempre per il ministero il direttore generale Renato Grimaldi.
E proprio nell’ambito di “Coast Esonda” verranno chiariti importanti disposti del ministero sui nuovi monitoraggi costieri, che richiederanno il coordinamento delle istituzioni del territorio per ambiziosi obiettivi a breve termine.
[hidepost]Ce ne ha parlato il sottosegretario all’Ambiente onorevole Silvia Velo.
“Nell’attuazione della strategia marina – ci ha dichiarato l’onorevole Silvia Velo – siamo arrivati alla definizione dei “programmi di monitoraggio” che serviranno a verificare il progressivo raggiungimento dei traguardi ambientali che l’Italia si è data per conseguire il buono stato ecologico delle sue acque marine.
“Il ministero dell’Ambiente – ha detto ancora il sottosegretario Velo – consapevole delle diverse peculiarità dei mari italiani sotto il profilo ambientale e socio-economico per le variegate attività umane che in essi si svolgono, ha in passato articolato alcune attività tecniche che ricadono nell’ambito della Strategia Marina in tre Sottoregioni: Adriatica, Ionica e Tirrenica. Nel prossimo futuro, nell’attuazione dei Programmi di Monitoraggio previsti dalla Strategia Marina, il ministero avrà come obiettivo far sì che le Regioni, le altre Amministrazioni centrali, le ARPA e gli Istituti di Ricerca operino in sinergia e condivisione fra loro per predisporre e realizzare obiettivi comuni, consapevoli che in mare le ripartizioni amministrative non sono sufficienti ad assicurare la necessaria visione globale per la protezione e lo sviluppo ecosostenibile.
“Siamo convinti che questi programmi rappresenteranno un’opportunità unica e irrinunciabile di sviluppo delle conoscenze sul nostro mare, a patto di fare un deciso cambio di mentalità e di modificare radicalmente l’approccio culturale oltre che tecnico. Dobbiamo infatti decisamente orientare le azioni future verso un indirizzo “di sistema”, pensando cioè alle necessità del Paese piuttosto che alle singole competenze, anche territoriali, già in campo.
A tal proposito voglio ricordare che la strategia marina sarà al centro della discussione nell’ambito dell’evento “Il Mare: la sostenibilità come motore di sviluppo: Marine Strategy e Blue Growth” che si terrà a Livorno, presso il salone del Terminal Crociere del Porto di Livorno 2000 dal 14 al 15 novembre. Istituzioni, operatori del mare, associazioni di categoria, esperti di settore e della ricerca insieme per discutere delle risorse, dei servizi e degli strumenti di pianificazione per uno sviluppo sostenibile del mare.
Sarà l’occasione per riportare il mare al centro dell’attenzione dell’agenda politica in concomitanza del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea.
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