Semplificare secondo Confetra
In tre mesi un lavoro che secondo Marcucci era atteso da anni

Nereo Marcucci
ROMA – Ridere delle proprie miserie: è ciò che hanno fatto i pochi partecipanti (nonostante le rilevanti presenze istituzionali) alla presentazione delle conclusioni della Commissione bicamerale Tabacci sulle semplificazioni e sburocratizzazioni, quando Sergio Rizzo ha esemplificato lo stato dell’arte.
“Purtroppo, commenta Nereo Marcucci – presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, Confetra – i media, in generale, non hanno ripreso l’evento e neppure le pesanti conclusioni alle quali è pervenuta la commissione rilevando che fare tante leggi poco chiare permette di governare ed amministrare in modo arbitrario, spalanca le porte alla corruzione, scoraggia gli investimenti”. Marcucci comunque rileva con soddisfazione che il testo condiviso da tutti i Gruppi parlamentari contiene anche alcuni significativi rilievi e suggerimenti della Confetra.
[hidepost]”In tre mesi è stato fatto un lavoro atteso da anni: forse è possibile tornare a sperare in qualche cambiamento positivo – ha aggiunto aggiunge Marcucci – soprattutto se, come nel caso della logistica e del trasporto molti correttivi all’ipertrofia burocratica sono già patrimonio dell’Europa e del buonsenso e contrastano solo con gli interessi di mandarini di stato”.
E sulle voci relative alla riforma della 84/94 (se ne dovrebbe occupare il consiglio dei ministri forse già nella riunione di venerdì prossimo 13 giugno) il presidente di Confetra ha dichiarato: “Era il lontano 2006 quando si avviò il processo di riforma della Legge che nel 1994 aveva riorganizzato la portualità nazionale e fino ad un mese fa si riteneva di dover scegliere tra due opzioni l’una più radicale l’altra più soft.
Sembra invece che prevalga l’idea di conservare l’attuale assetto dei porti per il quale tutti i gatti sono bigi e tutti son capaci di prendere topi, con l’aggiunta di qualche forma di coordinamento”.
Secondo Nereo Marcucci “lo sviluppo logistico del Paese richiederebbe viceversa che si imponessero le volontà riformiste presenti nel Governo e nel Parlamento”.
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Infine, in occasione dell’audizione avuta presso la Commissione Lavoro del Senato sulla delega lavoro, la Confetra ha espresso apprezzamento per il tentativo dello Jobs Act di modernizzare l’attuale assetto giuslavoristico. Il presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra) Nereo Marcucci ha auspicato che la delega lavoro non finisca per rimanere, come già avvenuto in passato, una riforma a metà ma superi una volta per tutte le rigidità del mercato del lavoro.
Secondo Marcucci “la delega lavoro dovrebbe servire anche a semplificare la disciplina della responsabilità solidale negli appalti superando l’attuale groviglio normativo che accolla alle imprese di logistica la responsabilità retributiva e contributiva per i lavoratori impiegati nell’appalto senza peraltro attribuirgli alcun potere di controllo sull’operato dell’appaltatore”.
Sempre in tema di appalti il presidente Marcucci ha chiesto alla Commissione Lavoro di affrontare la questione della legalità nella logistica di magazzino definendo un quadro di regole che scoraggi il diffondersi di cooperative spurie e stoppi il crescendo di conflittualità sociale nel settore.
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