In Senato i problemi della nautica in 5 anni perso il 58% del valore
L’impegno del gruppo Pd in collaborazione con Ucina – Le conclusioni del senatore Filippi: insopportabile il rapporto con la burocrazia centrale e locale

Anton Francesco Albertoni

Marco Filippi
ROMA – “Il gruppo del Pd al Senato sosterrà fino alla loro approvazione tutte le iniziative che possano dare sostegno e supporto a un settore come quello della nautica che ha un ruolo importantissimo nel sistema produttivo italiano”.
E l’impegno è stato preso dal presidente dei senatori del Partito democratico Luigi Zanda intervenuto al convegno promosso dal gruppo del Pd di Palazzo Madama “La nautica al lavoro. Lavoro per il paese” che ha visto a confronto politica ed esperti del settore su proposte e analisi per il rilancio dell’industria e del turismo nautico.
Sono intervenuti, tra gli altri, i senatori Raffaele Ranucci e Massimo Mucchetti, il responsabile Pd del Turismo, Armando Cirillo, il presidente di Confindustria Nautica Anton Francesco Albertoni e gli addetti ai lavori Giovanna Vitelli, Pietro Vassena, Andrea Razeto, Antimo Di Martino, Roberto Perocchio, Gian Marco Ugolini.
[hidepost]”E’ una questione che non può non interessare un Paese con una conformazione geografica come la nostra – ha sottolineato Zanda – e con un mare, il Mediterraneo, che è il più bello del mondo, un patrimonio preziosissimo per noi. Il nostro impegno a sostenere tutte le iniziative volte al settore nautico non varrà però molto se non sarà supportato da scelte di fondo coraggiose che devono rispondere a una domanda sostanziale: cosa vogliamo fare di questo nostro grande patrimonio? Vogliamo forse bruciarlo? Certamente no. E’ invece urgente metterlo a reddito e, per farlo, sono necessarie nuove regole”.
“Il settore della nautica – ha rilanciato il senatore Raffaele Ranucci promotore dell’iniziativa – è uno dei comparti più interessanti e importanti del nostro Paese, ci lavorano circa 19 mila persone e fattura circa due miliardi e mezzo. Ma dal 2008 ad oggi ha perso moltissimo, oltre il 58% del fatturato ed è per questo che bisogna sostenerlo con la semplificazione e con un aiuto nella fiscalità che favorisca un punto di ritorno per l’occupazione del nostro Paese, perché il mare è il nostro Paese”.
“Oggi abbiamo parlato di lavoro: quello che la nautica ha perso a causa di cattive politiche e i posti di lavoro che la nautica può ridare al Paese. Trovo straordinario – nel senso letterale di fuori dall’ordinario, dice Anton Francesco Albertoni – che la prima forza politica del Paese abbia dedicato una giornata di lavoro al nostro settore, comprendendone l’alta valenza per il rilancio dell’Italia. Ringrazio per questo il presidente dei senatori PD Zanda, i senatori Ranucci e Filippi e il responsabile nazionale Turismo del PD, Cirilli, per questa disponibilità di ascolto”.
“Il governo Letta ha dato un segnale, prima dell’estate scorsa – ha detto ancora Albertoni – ora abbiamo bisogno di una buona politica di sviluppo. Via al rilancio del leasing nautico – uno strumento che tra il 2008 e il 2012 ha dato all’erario un gettito di un miliardo di euro – e applicazione dell’IVA turistica anche al nostro comparto”.
Il senatore Marco Filippi, capogruppo del Pd in commissione trasporti di palazzo Madama, ha concluso i lavori ricordando che “dobbiamo applicare i criteri della selezione darviniana, cioè scegliere i settori che ce la possono fare e aiutarli, perché siano questi a trainare il Paese fuori dalle secche. Il turismo nautico è fra loro.”
“Il rapporto con la burocrazia è ormai insopportabile – ha concluso Marco Filippi – bisogna prendere atto che manca sia da parte dello stato centrale che delle amministrazioni periferiche la capacità di mettersi in sintonia con il Paese. E’ stato perso troppo tempo e non si recupera solo con le scorciatoie, ma con il confronto con i soggetti che operano nel concreto, come abbiamo fatto oggi. Serve uno slancio forte, deciso, per recuperare e raggiungere un paese che sta fuori e che è indubbiamente più avanti nella dimensione dei problemi su cui dibattiamo ogni giorno”.
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