La Politica e le buone intenzioni
Mentre a Bruxelles c’è il vuoto, fine corsa per la “legislazione concorrente” Stato/Regioni?

Una seduta del parlamento europeo.
LIVORNO – Per scelta editoriale e per etica personale non ci occupiamo che rarissimamente, su queste pagine, di politica. Però deroghiamo oggi per due brevi flash: per la foto di una seduta del parlamento europeo a Bruxelles e per la “rivoluzione Renzi” che in questi giorni sta impegnando paginate di tutti i giornali.
La foto a fianco si commenta da sola: sta facendo il giro del mondo, con i commenti più sarcastici sul lato oscuro della politica. Su alcuni giornali tedeschi si è parlato di “sindrome italiana”. Ma almeno dalla foto non sembra che i banchi dei loro deputati siano gremiti. Se la foto fosse emblematica di come funziona il parlamento europeo, forse sarebbe il caso di riconsiderare tutto “ab ovo”.
[hidepost]Più articolata la “rivoluzione Renzi”. Non commentiamo le tante promesse del neo-segretario nazionale del Pd, ma colpisce senza dubbio il coraggio (o l’incoscienza?) di un leader politico che affronta il nodo del conflitto di potere tra lo Stato centrale e le Regioni – e a cascata giù con le Province, i Comuni, le circoscrizioni, il bar dello sport… – riconoscendo che il sistema della legislazione concorrente, legittimato dal Capitolo V della Costituzione, ha creato troppo spesso incommensurabili sfracelli.
Il Sole-24 Ore due giorni fa riportava gli esempi più clamorosi dei guai nati dall’incrocio di competenze tra centro e periferia: grandi opere incompiute da sempre, autostrade mai nate, porti mai dragati, assurdi come gli uffici delle Regioni a Bruxelles per occuparsi degli stessi temi (turismo, per dirne uno).
Il “rottamatore” ha presentato un crono-programma che abolisce entro 6 mesi il Senato, le Province, la “legislazione concorrente”, i super-stipendi che ogni Regione si regala, eccetera. Che dire? Ricordando un vecchio proverbio (“La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”) non ci rimane che sognare.
A.F.
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