La relazione morale di Alberti alla fine del mandato Spedimar
La caduta dei traffici, i rapporti con le istituzioni, le indicazioni sui servizi e l’impegno sulla formazione professionale – I dubbi sul “single window” con l’interporto

Roberto Alberti
LIVORNO – Alla fine del suo secondo mandato come presidente della Spedimar, il dottor Roberto Alberti ha presentato una “relazione morale” sullo stato dell’associazione, del porto e più in generale dello shipping, della quale meritano di essere sottolineati alcuni importanti passaggi.
Dopo aver premesso che le normative sono diventate ormai un “groviglio così complesso di soggetti e competenze che nessuno ha ormai la possibilità a nessun livello, di decidere alcunché”, Alberti ha ricordato che la Spedimar e la categoria hanno cercato di fare il possibile, sia a supporto delle imprese iscritte, sia in supporto in materia sindacale delle realtà in difficoltà. Grande importanza è stata data alla formazione – ha detto ancora – che ha rappresentato e rappresenta un contributo vero e valido.
[hidepost]Nella valutazione dei traffici sul porto, Alberti si è avvalso delle tabelle fornite dall’Autorità portuale e dall’avvisatore della torre azzurra, rilevando come il traffico dei teu è diminuito nel 2012 del 13,2% (-19,9% gli sbarchi) nei contenitori pieni ma è anche calato – per la prima volta – nei ro/ro dell’8,3%, un calo particolarmente sentito perché il porto labronico è da anni uno dei principali per questo settore.
Per quanto riguarda la pianificazione del porto, Alberti ricorda con preoccupazione la saturazione del porto commerciale, i ritardi per il pur promesso e auspicato “centro servizi”, le indicazioni sull’interporto Vespucci che se sono positive per quanto riguarda lo sviluppo anche come retroporto sono poco chiare le proposte di “single window” dei controlli. Una forte sollecitazione è stata rivolta all’Autorità portuale per l’apertura del varco Valessini con un orario migliore e per la riapertura del varco Zara, che renderebbe più fluido il flusso di entrata e uscita dal porto commerciale. Sui rapporti con la dogana, Alberti ha ricordato che inizialmente il nuovo direttore Massimo Ricasoli aveva creato tensioni che si sono tuttavia stemperate con un corretto sistema di ciclici incontri sulle varie problematiche. Corretti anche se complessi i rapporti con gli enti di presidio, mentre c’è stata e c’è collaborazione – ha detto Alberti – sia con i terminal portuali che con le agenzie marittime e con le organizzazioni sindacali, anche e specialmente sul complesso e preoccupante aumento delle richieste di cassa integrazione.
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