Mankin dalla Russia con amore

Valentin Mankin
LIVORNO – C’è stato grande tripudio al TAG Heuer VelaFestival per Valentin Mankin, grande velista “ucraino-livornese”, che è intervenuto con Alessandra Sensini e altri atleti olimpici all’incontro “Vincere le Olimpiadi: gli italiani che ce l’hanno fatta e ce la potranno fare”.
Il suo racconto dell’amore per Livorno come luogo ideale per praticare la vela è stato emozionante e coinvolgente, al punto che è emersa anche la proposta di eleggerlo cittadino onorario della città. E l’idea non arriva a sproposito. Valentin Mankin è infatti l’allenatore che ha fatto grande la vela italiana olimpica. In questi ultimi vent’anni è stato allenatore della squadra italiana, portandola più volte sul podio.
[hidepost]E per capire perché bisogna seguire l’esempio di Valentin Mankin per diventare un grande campione di vela, basta citare una delle innumerevoli perle di saggezza, che ha regalato nel corso dell’incontro di oggi dedicato alle classi olimpiche: “Quando mi sono avvicinato alla vela, pensavo che l’unica cosa che avevo a mia disposizione per battere gli americani era il tempo, quindi dovevo sfruttarlo al meglio. Se loro facevano 10, io facevo 20; se facevano 20 io facevo 40; se loro facevano 40 io facevo 100; se loro facevano di più io facevo 2000 e non se parlava più”.
Valentin Mankin: classe 1938 è nato a Kiev. Tre volte campione olimpionico con il team dell’URSS, in tre classi diverse: nel 1968 (classe Finn), nel 1972 (classe Tempest) e nel 1980 (classe Star). Inoltre, nel 1976 ha vinto la medaglia d’argento (Tempest). Arrivato in Italia su consiglio del medico di sua figlia di trasferirla in un luogo sul Mediterraneo, perché colpita dalle radiazioni di Chernobyl, sceglie proprio Livorno come sua città. Ma non resta a guardare. Così dalla primavera del 1992 diventa capo degli allenatori della squadra azzurra olimpica di vela.
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