I marò “dimenticati” in India
LIVORNO – Ve ne siete accorti? Le ferie aiutano a cancellare i pensieri spiacevoli, ma a questo punto sembra proprio che ci sia stato un ordine dall’alto: guai a ricordare i due fucilieri del battaglione San Marco che sono tuttora “ospiti” non volontari della magistratura indiana, in attesa di un processo che non finisce mai. E il silenzio è particolarmente raccomandato dalle autorità diplomatiche italiane che a domanda rispondono solo di “lavorare accanitamente” per la liberazione dei due militari. Insomma, non disturbate il manovratore.
Forse ha ragione il ministro Giulio Terzi di Sant’Agata a chiedere silenzio, dopo aver esternato, al recente meeting di Rimini, che “i nostri ragazzi torneranno a casa presto perché hanno totalmente ragione”. Ma anche se sarà così – e ce lo auguriamo fermamente – fa discutere il disinteresse con cui il Paese ha come cancellato dalla memoria collettiva il grave sgarbo fatto all’Italia, in dispregio di tutte le convenzioni internazionali e degli accordi contro la pirateria. Proprio nei giorni scorsi sono stati diramati comunicati dell’Unione Europea che plaudono alla missione internazionale contro i pirati, riportando la netta diminuzione delle navi prese in ostaggio durante l’estate rispetto all’anno scorso. Ma anche nel comunicato, nemmeno un accenno ai fucilieri italiani proditoriamente imprigionati in India. Il che francamente non ci piace.
A.F.