Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti
CANTIERR CINESE

Si rinnova la flotta Gnv, consegnata la nuova nave

Il piano va avanti ed è in anticipo di 11 mesi

I vertici

GENOVA. Gnv, la compagnia di traghetti che fa parte del gruppo Msc del comandante Gianluigi Aponte, ha ricevuto in queste ore in consegna la seconda nave della serie di quattro nuove unità di ultima generazione: stiamo parlando della “Gnv Orion”. La consegna è avvenuta nel cantiere navale cinese Guangzhou Shipyard International (Gsi).
Secondo quanto è stato reso noto, la tradizionale cerimonia di consegna ha visto la partecipazione dei principali rappresentanti del cantiere asiatico così come di una delegazione tanto del gruppo Msc quanto della compagnia Gnv.
Dal quartier generale della società si mette in evidenza che “il piano di rinnovamento della flotta della compagnia di traghetti del gruppo Msc procede con successo e prevede la consegna delle ultime due navi con un anticipo di undici mesi rispetto al programma iniziale”.

L’equipaggio

Inaugurazione

Va detto che la “Gnv Orion” è lunga 218 metri e larga poco meno di 30, ha una stazza lorda di circa 52mila tonnellate e può contare su una velocità massima di 25 nodi. A quanto si apprende, la nave può ospitare 1.700 passeggeri (in 433 cabine), oltre ad avere una capacità di trasportare carico fino a 3.080 metri lineari.
Presto la nave partirà dirigendosi verso il Mediterraneo così da riuscire a completare gli allestimenti finali prima dell’entrata in servizio, che risulta esser prevista entro la fine del prossimo mese di giugno. Opererà sulla rotta Genova-Palermo.
L’armatore segnala che la “Gnv Orion” ha “elevati standard ambientali”: ad esempio, le emissioni di Co2 risulteranno ridotte di “oltre il 30% per carico trasportabile rispetto alle altre unità attualmente in flotta”. È una evoluzione della “Gnv Polaris”: mette a disposizione dei passeggeri circa 200 cabine in più, – viene sottolineato – migliorando la gestione dei picchi stagionali e riducendo l’impatto ambientale.
Sempre sotto il profilo ambientale, “come tutte e quattro le nuove unità in costruzione”, – spiega la compagnia – la nave è predisposta per il “cold ironing”, cioè la tecnologia che consente la connessione alla rete elettrica in banchina così da limitare significativamente le emissioni durante la sosta in porto perché non è necessario tener i motori accesi per far funzionare gli apparati di bordo. A tutto questo va sommato il fatto che, anche qui a tutela della qualità dell’aria e dell’ambiente sonoro attorno, la nave è inoltre stata equipaggiata “con sistemi avanzati di riduzione delle emissioni, tra cui impianti di pulizia dei gas di scarico (Egcs) e riduzione catalitica selettiva (Scr), conformi ai requisiti Imo Tier III. Da aggiungere che la nave dispone altresì di sistemi di risparmio energetico (“con tecnologie di riciclaggio del calore mediante turbo-alternatore; utilizzo di inverter per l’ottimizzazione del carico elettrico di pompe e ventilatori; utilizzo di luci led sull’intero impianto di illuminazione; ottimizzazione delle forme di carena, bulbo, eliche e timoni, ed applicazione di pittura siliconica in carena al fine di minimizzare del consumo di combustibile necessario alla propulsione“).

Pubblicato il
16 Aprile 2025

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora