Taranto, grazie al “5G” il porto è interconnesso
TARANTO. Grazie alla rete 5G di Tim il porto di Taranto sorride e diventa “smart”. Le nuove tecnologie permetteranno di di gestire in maniera integrata servizi e soluzioni avanzate relativamente a differenti ambiti:
- le operazioni di arrivo e partenza delle navi
- il carico e lo scarico di container
- la logistica, i magazzini e il trasporto interno dei container
In nome di una integrazione di tutto l’ecosistema portuale e dello sviluppo sostenibile, la digitalizzazione dei processi interesserà anche:
- la videosorveglianza
- il monitoraggio ambientale su terra e in mare
- la sicurezza delle persone e delle risorse fisiche
- il monitoraggio del transito delle merci sia in zona franca doganale che in ambito comunitario.
L’intero porto – viene spiegato – sarà connesso digitalmente, abilitato da applicazioni di intelligenza artificiale, “internet delle cose”, realtà “aumentata” e “virtuale”
Il progetto è stato realizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, sede a Taranto, in collaborazione con Tim Enterprise: dal quartier generale dell’istituzione portuale dicono che è «un modello all’avanguardia che abiliterà le applicazioni di soluzioni digitali anche nel settore portuale e dei servizi svolti in questo ambito».
«Il porto di Taranto – dice il commissario straordinario Sergio Prete – prosegue nella realizzazione dello schema innovativo che integra digitalizzazione, automazione e soluzioni basate sui dati per ottimizzare la logistica, migliorare l’efficienza, aumentare la sicurezza e ridurre l’impatto ambientale, attraverso la nuova infrastruttura 5G che rappresenta un grande elemento abilitatore sia tecnologico che economico, anche in relazione ai benefici che potranno trarre tutti gli operatori della comunità portuale».