Stiamo potenziando il sito: è sospeso l’aggiornamento

Tempo per la lettura: 2 minuti
Le valutazioni in relazione alla crescita continua delle navi fullcontainer

Strettoia del Marzocco e lavori

Nel grafico: L’andamento del grafico mostra la crescita dei tonnellaggi medi e massimi delle navi contenitori negli ultimi dieci anni. Nave contenitori con maggior GT arrivata: MSC ESTHI 108930 tons. Nave contenitori arrivata con maggior pescaggio pari a 12 m è MSC RITA V..

LIVORNO – Se la ricetta Trump colpirà pesantemente o meno i traffici marittimi italiani lo si vedrà presto. Intanto sono in fase di valutazione le conseguenze dell’imposizione di dazi sull’alluminio e sull’acciaio (25%), che gli Usa hanno annunciato per i suddetti metalli proventi dall’Europa (per quelli dal Messico e dal Canada come noto i dazi sono addirittura del 50%).

Sono dazi che al momento almeno non colpiscono il traffico dei contenitori: ma  gli esportatori sono giustamente attenti. E lo sono le compagnie navigazione che operano specie sulle rotte trans-atlantiche: e che a Livorno si attestano in Darsena Toscana sia sul terminal Lorenzini (MSC per prima) sia sul TDT con il recente accordo Gemini.

Una delle possibili conseguenze dei nuovi accordi sui traffici Teu sarebbe l’utilizzo di navi sempre più grandi, con frequenze meno ravvicinate, per ottimizzare i costi. Ma per Livorno si accentuerebbe il problema della strettoia del Marzocco, il cui allargamento ed approfondimento continua ad essere in divenire per i ritardi legati all’eliminazione dei vecchi condotti dell’ENI sul fondale.

Particolarmente significativo in questo senso è il grafico che riportiamo siamo, derivato dal compendio statistico 2024 dell’Avvisatore Marittimo: conferma il continuo aumento delle dimensioni delle navi con i relativi pescaggi. Il grafico non ha bisogno di commenti. Piuttosto lo richiede la nota che lo accompagna, quello del pescaggio più profondo registrato (non senza preoccupazioni sia del comandante che del pilota) con la “MSC Rita V”: ben 12 metri, sfiorando il fondale. È stato sottolineato che la nave era molto alleggerita e solo per questo è passata. 

Non c’è che da sperare, dunque, che si arrivi presto – forse entro la fine di quest’anno – ai sospirati 120 metri di larghezza del canale e ai relativi 12,30/13 metri di fondale. Una delle tante speranze per reggere una concorrenza sempre più forte nel Mediterraneo.

Pubblicato il
15 Febbraio 2025
Ultima modifica
17 Febbraio 2025 - ora: 10:48

Potrebbe interessarti